Nonostante le rassicurazioni dell’amministrazione, di fatto, il Comune di Fara Sabina vende una cospicua componente dell’edificio di via Santa Maria in castello all’Ater. Di seguito la nota dell’ente.
Prosegue l’opera di incremento del patrimonio immobiliare dell’Ater per fare fronte alle richieste dell’utenza. Presso la sede dell’Azienda sono stati firmati nei giorni scorsi i Contratti preliminari di compravendita di 6 (sei) appartamenti, ceduti da soggetti privati e pubblici, nei Comuni di Poggio Moiano (3) e Fara in Sabina (3). E’ stato firmato, inoltre, un preliminare di vendita di altri locali di proprietà del Comune di Fara in Sabina, siti in via Santa Maria in Castello.
L’iniziativa dell’Ater è stata possibile grazie alla rimodulazione della Delibera di Giunta regionale n.433/2009 – approvata dalla Regione Lazio con Delibera di Giunta n.655/2016 – che assegna fondi finalizzati all’incremento del patrimonio immobiliare. Il lavoro di rimodulazione e adeguamento ai valori attuali del mercato immobiliare consentirà all’Ater di acquistare un numero maggiore di appartamenti rispetto a quelli inizialmente previsti.
Al contempo, è stato firmato anche il preliminare per alcuni locali del Comune di Fara che potrebbero diventare sede di un Polo universitario o di Alta formazione. “Sbloccare e rimodulare il finanziamento previsto dalla delibera 433 non è stato un lavoro semplice e per questo ringrazio gli uffici e la Regione Lazio – spiega il Commissario Straordinario dell’Ater, Eliseo Maggi – Avremo la possibilità di investire risorse significative, aumentando la capacità di risposta alle esigenze abitative della popolazione. Addirittura, siamo riusciti a ricomprendere nel finanziamento anche il preliminare di compravendita dei locali di proprietà del Comune di Fara in Sabina che potrebbero ospitare un polo di formazione. L’idea nasce da contatti avuti nei mesi scorsi dal sottoscritto con importanti realtà del panorama formativo/universitario che potrebbero essere interessate a realizzare un nuovo polo per la zona di Fara che sarà coinvolta nei prossimi anni in un importante processo di sviluppo economico. Il Comune si è mostrato disponibile a percorrere insieme a noi questa strada che certamente arricchirebbe l’offerta formativa e culturale della zona. Come Ater, per quanto di nostra competenza, siamo pronti a collaborare”.
“Il decollo del centro storico di Fara e la costruzione di una nuova identità del borgo, hanno da sempre rappresentato un punto fermo della nostra azione politico-amministrativa – aggiunge il Sindaco, Davide Basilicata – la valorizzazione del patrimonio comunale in disuso, con la vendita all’Ater di 4 appartamenti di nostra proprietà che ospiteranno nuove famiglie in regime di Erp, per provvedere concretamente all’emergenza abitativa e ripopolare Fara, è un’operazione che rispondere alle esigenze dei nostri cittadini. Dalla collaborazione tra enti pubblici è nata un’altra e più ambiziosa idea, quella di riconvertire parte del palazzo oggi sede di alcuni uffici comunali, in polo universitario o di alta formazione. Un disegno organico di ampio respiro, una visione di Fara come centro culturale e del sapere, che restituisca centralità ad un borgo che da decenni è stato lentamente spogliato del suo ruolo di capoluogo. Oggi grazie alla volontà delle due amministrazioni, insieme all’Ater di Rieti, abbiamo messo la prima pietra di questo grande progetto. Un primo passo che mette al centro Fara come potenziale punto di eccellenza, catalizzatore per l’intera sabina”.
Con i nuovi preliminari di vendita, che si aggiungono a quelli firmati nel maggio scorso, Ater Rieti incrementerebbe di ben 9 alloggi la propria presenza a Fara Sabina. L’iter di compravendita dovrebbe terminare entro l’anno, con la formalizzazione delle acquisizioni di fronte ad un notaio, a seguito della necessaria approvazione da parte della Regione Lazio.
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