“Seicento anni di storia cancellati in un secondo, questo è quel che succederà nei prossimi giorni al Convento Francescano di Santa Maria delle Grazie a Ponticelli. A nulla sono valse le preghiere e le fiaccolate organizzate nei giorni scorsi dai fedeli e dai Sindaci dei comuni di Scandriglia, Nerola e Montorio limitrofi al Convento per convincere che un centro di storia, di fede e di cultura tra i più antichi del Lazio merita ben altra sorte”. Lo scrive il Sindaco di Scandriglia, Paolo Palmieri.
“Qualcuno ha deciso che il Collegio debba chiudere ed al suo posto far sorgere un non meglio specificato centro di accoglienza per pellegrini, eppure non più tardi di 8 – 10 anni fa il convento era stato interessato da lavori di miglioramento sismico per circa 600/700 mila euro con fondi del sisma Umbria/Marche 2007, proprio per mantenere le sue peculiarità di Convento Francescano e centro della Cristianità sul territorio. Ma Padre Luigi Recchia, Provinciale del Collegio Francescano asserragliato nel suo bastione non vuole sentirne parlare, nonostante numerose sollecitazioni per un sereno incontro, ha rifiutato qualsiasi colloquio con i Sindaci di quei territori, adducendo scarsità di tempo per mille impegni e sostenendo che comunque la decisione è ormai presa e che quindi ulteriori parole non servirebbero a cambiare lo stato delle cose. I tempi cambiano e probabilmente anche il Francescanesimo si adegua, i fedeli della cristianità però non possono e non vogliono recedere dai propri principi e non vogliono veder chiudere i propri punti di riferimento e di vicinanza con il Signore a fronte di altre religioni che avanzano. E’ questa la motivazione per cui stiamo organizzando pacifiche manifestazioni, non ultima l’ occupazione del Convento di Santa Maria delle Grazie nella convinzione che i Frati Francescani non possano abbandonare il nostro territorio” conclude Palmieri. Foto (archivio) RietiLife ©
Non vi preoccupate ne faranno un centro di accoglienza per “CLANDESTINI”, rendono di più di questi tempi.