La scossa di terremoto di magnitudo 3.9 registrata questa notte vicino ad Amatrice è legata alla sequenza che si è attivata lo scorso 24 agosto. Complessivamente, da ieri 29 giugno, sono state registrate in quell’area 37 scosse, di cui 3 con magnitudo superiore a 3.0. Lo segnala Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv).
”Nell’area di Amatrice, la sequenza iniziata lo scorso 24 agosto non è ancora terminata. L’andamento è calato negli ultimi mesi in modo continuo, ma sono state osservate delle riprese della sismicità“, sottolinea Amato. Si tratta di un “andamento imprevedibile, seppur in diminuzione, con alti e bassi, dove si hanno riprese della sismicità nelle zone dove più energia si è accumulata”, continua.
Per questo in queste aree, più instabili di altre, le sequenze durano così tanto. All’Aquila per esempio è durata quasi due anni.
“Le scosse di questa notte si sono avute sulla stessa faglia del 24 agosto, ci sono strascichi che vanno avanti per molti mesi e non si può escludere che ve ne sia qualcuno più forte”, rileva il sismologo. Si tratta comunque di eventi che, conferma Amato, “rientrano nell’andamento di queste sequenze molto lunghe, dove ci sono più faglie attive”.
Quelle principali sono tre, cioè quelle legate agli eventi di agosto, ottobre e gennaio scorsi. Dalla mezzanotte di oggi in poi, secondo le rilevazioni dell’Ingv, ci sono state 26 scosse nella zona di Amatrice, di cui 4 con magnitudo superiore a 2.0. Se invece si considera dalla giornata di ieri, si arriva a un totale di 37 scosse, di cui 3 con magnitudo superiore a 3.0, per la precisione di 3.1 nella mattina del 29, di 3.5 alle 23 di ieri e di 3.9 alle 2.25 di oggi.
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