Simone Petrangeli commenta in una nota la rimozione della bandiera della pace esposta dal 2013 sulla facciata del Palazzo comunale. Ad ammainare il vessillo, Chicco Costini. LEGGI
“Un atto deplorevole e autoritario, assunto impunemente da un cittadino in barba a qualsiasi elementare regola di buon senso. Inizia così, sotto i peggiori auspici, l’Amministrazione Cicchetti, il cui insediamento è stato inaugurato ieri con il violento ritiro della Bandiera della Pace, rimossa dall’asta che la sorreggeva, per mano di un facinoroso, successivamente giustificato da Cicchetti.
Un gesto arrogante che la dice lunga su quello che ci aspetta da chi vorrebbe realizzare un’autentica restaurazione. Un’occasione persa, fin da subito, dal nuovo Sindaco, per smorzare i toni arroganti di cui è stato portavoce in campagna elettorale e per dimostrare rispetto non solo verso una metà della città, ma anche verso un valore assoluto, che dovrebbe andare oltre le appartenenze politiche. Per questo aver giustificato l’atto di un facinoroso è stato un errore imperdonabile.
Nel 2013, il Comune di Rieti, con una delibera di Giunta, ha aderito alla rete internazionale dei Sindaci per la Pace “Mayors for Peace”, per stabilire, con gli altri popoli, relazioni improntate alla ricerca del bene comune, alla cooperazione solidale, al riconoscimento reciproco e al rispetto delle diverse culture e identità. E’ anche per questo che condivido l’invito, che molti in queste ore stanno facendo, a far sventolare la bandiera arcobaleno da ogni balcone della Città: Per dimostrare che i valori del pacifismo vanno oltre le appartenenze politiche”.
Foto (archivio): RietiLife©