Nazionale terremotati, venerdì l’esordio

E’ tutto pronto per l’esordio in campo della Nazionale dei terremotati, la squadra formata da giocatori che rappresenteranno le città di Lazio, Umbria, Abruzzo e Marche colpite dal sisma della scorsa estate. Sarà in campo venerdì 30 giugno, alle 17 allo Stadio Tre Fontane di Roma, in un triangolare con la Nazionale Attori e quella delle Social Stars per raccogliere fondi da destinare a progetti concreti e da realizzare rapidamente a favore delle popolazioni terremotate. Ad allenarla sarà il sindaco di Amatrice, Sergio Pirozzi, che ha presentato oggi la squadra e le finalità del progetto. “Siamo nati quasi per caso – ha detto il neo capitano della formazione, Francesco Pastorella, che è anche il coordinatore del Comitato terremoto Centro Italia – da una proposta della Nazionale Attori con l’obiettivo di porre l’attenzione sulle nostre esigenze. La squadra è composta da giocatori provenienti da ognuno dei territori colpiti dal sisma, tutti terremotati, cioè scelti esclusivamente tra coloro che non hanno più una casa agibile. Prima di ogni partita – ha aggiunto – diremo quali progetti saranno finanziati con i fondi raccolti, progetti che realizzeremo entro un mese dalla partita. Tutti i progetti saranno selezionati da una commissione esterna presieduta da un notaio”.

I giocatori della Nazionale dei Terremotati indosseranno una maglia blu con due strisce, una blu e una rossa. Il logo della squadra raffigura un giocatore che calcia un tracciato sismico, un cuore spezzato e una casetta. “La maglia che indosseranno questi ragazzi – ha detto il sindaco Pirozzi presentando l’iniziativa – rappresenta l’intero spaccato del Centro Italia scosso da un terremoto senza precedenti. Ho deciso di fare questa cosa perché ho intravisto in questa squadra e in questa maglia tutti i sentimenti delle persone che hanno subito questo grande dramma. Questo è il messaggio che dobbiamo trasmettere. Una maglietta non è un indumento, dietro c’è una storia. Questa maglietta – ha aggiunto il sindaco di Amatrice – è la storia di tante comunità che hanno sofferto e subito lutti. Una maglia da portare con orgoglio. Questo è il motivo che mi ha spinto ad accettare una proposta straordinaria. Questo è il messaggio da rilanciare in occasione di ogni gara per ribaltare le visioni spesso superficiali su alcune cose che accadono. Chi indosserà questa maglia avrà l’onere e l’onore di rappresentare delle terre. Al di là degli incassi che avremo, noi avremo il compito di portare in giro la voglia di resistere e di credere che in queste terre ci possa essere un futuro. In questo momento – ha concluso Pirozzi – abbiamo bisogno di persone capaci di credere e combattere e che abbiano voglia di indossare gli scarponi, e in questo caso gli scarpini a sei tacchetti”. Foto (archivio) RietiLife ©

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