Dalla Sabina un forte messaggio di speranza per le popolazioni colpite dal terremoto del centro Italia. Infatti, a quasi un anno dal verificarsi del primo dei tragici episodi sismici che hanno messo in ginocchio un’intera zona del Reatino, l’Amatriciano, c’è qualcuno che in terra sabina non ha dimenticato e si è rimboccato le maniche per potersi rendere utile; ciò, rispondendo al mesto e disperato grido d’aiuto che si è levato dagli allevatori dell’area di Amatrice, i quali, dopo i primi proclami politici, che assicuravano aiuti solleciti e sostegno costante, si sono letteralmente ritrovati soli a fronteggiare un problema molto più grande di loro; problema che investe, in primis, il reperimento del cibo per gli animali.
Cibo che, quindi, si sono attrezzati a fornire alcuni operatori del settore agricolo dell’Alta Sabina (in particolare, ad attivarsi e promuovere l’iniziativa sono stati: Federico Carconi, Benedetti Michele e Fabio Lanuto), che, supportati dal contributo economico di alcuni sponsor dell’hinterland di Osteria Nuova, si sono mossi per reperire fondi e risorse. Il risultato è stato immediato ed eclatante. I ragazzi sabini, infatti, sabato scorso hanno centrato l’obiettivo di rifornire di fieno gli animali di un allevamento dell’Amatriciano consegnando, direttamente sul posto, un camion pieno. Soddisfazione hanno espresso gli autori dell’impresa, sottolineando però l’amarezza per vedere l’intervento statale ancora in alto mare e la politica più ferrata a parole che nei fatti. (dal Corriere di Rieti) Foto: CORRIERE DI RIETI ©