(di Chiara Pallocci e Elisabetta Faraglia) Scende di nuovo in campo il candidato sindaco Antonio Cicchetti e incontra i cittadini nel suo ultimo comizio prima della chiusura della campagna elettorale a Piazza Cavour.
Cicchetti ripercorre nella mezz’ora di discorso tutte le fasi della lunga campagna elettorale cominciata ufficialmente lo scorso febbraio. L’obiettivo è quello di riportare Rieti ad essere una città pacifica e vivibile per tutti: “In questa campagna elettorale abbiamo visto un accanimento, una determinazione odiosa che non si erano mai visti.Noi non vogliamo vivere a Gomorra”
“Il nostro concetto di moralità – spiega Cicchetti – è legato ad azioni concrete e non a figure politiche lontane nel tempo” – e prosegue – “La normalità di una città è essere governati 365 giorni l’anno e non correre gli ultimi giorni della campagna elettorale spendendo male soldi pubblici”.
Non mancano le stoccate a chi in questi ultimi cinque anni ha guidato Rieti: “Proponiamo una classe dirigente giovane, pronta al comando e affiancata da chi nel tempo ha acquisito esperienza. Non abbiamo riesumato cadaveri senza precisa collocazione” e conclude “È moralità quella che non disorienta il cittadino. Io credo che questa città abbia bisogno di una terapia d’urto praticata da una persona per bene”.
Il discorso si accende però sul finale: “Il comune di Rieti sarà la casa dei cittadini, la casa aperta dove ognuno potrà andare a chiedere giustizia per i propri problemi. Vi chiediamo un ultimo sostegno. La spallata finale. Viva Rieti!” Foto: Gianluca VANNICELLI/Agenzia PRIMO PIANO ©