“La Regione Lazio ritiene estremamente grave che i Comuni della Sabina rischino di veder minata la sufficiente fornitura d’acqua, così come paventato recentemente da Acea Ato2, in una missiva agli enti locali del 31 maggio scorso. Al di là delle criticità emerse da una stagione di scarse precipitazioni, individuabili nello scorso periodo autunnale e invernale, è infatti intollerabile che l’ambito reatino Acea Ato3 paghi uno scotto del genere, rappresentando la maggiore fonte di adduzione della Capitale e della sua Città metropolitana grazie all’acquedotto Peschiera–Le Capore. L’Amministrazione regionale ha infatti già affrontato la questione con una delibera ad hoc, approvata ormai nel maggio 2016, inerente proprio l’interferenza d’ambito del sistema acquedottistico Peschiera–Le Capore. Con la delibera si è suggellato un patto transattivo chiaro, ovvero il ristoro economico da parte di Acea Ato2 ad Acea Ato3, previsto nella cifra di 36mln euro in quattro anni a partire dal 2016 e, soprattutto, la somma di 6mln di euro annui per tutta la durata della concessione, sempre a partire dal predetto anno”.
Lo comunica in una nota l’assessore alle Infrastrutture della Regione Lazio, Fabio Refrigeri.
“Ebbene, sino ad oggi, tale patto non è stato rispettato da Acea Ato2 che, inoltre adesso paventa anche l’insufficiente capacità di fornire acqua ai Comuni sabini. La Regione Lazio, dunque, esprime il proprio giudizio negativo sulla comunicazione fornita da Acea Ato2 e, al contempo, sta elaborando una delibera che sarà approvata nella prossima settimana con la quale stigmatizzare le responsabilità di Acea Ato2, al fine di dare giusto compimento al patto transattivo sinora disatteso, e determinando ogni condizione consentita dalle norme per conseguire l’obiettivo, anche tramite l’intervento diretto da parte dell’Amministrazione regionale” conclude Refrigeri. Foto (archivio) RietiLife ©