Sulla chiusura dell’anno scolastico arriva al Calcagnadoro la notizia di un altro successo inaspettato: la scuola si è classificata al primo posto al concorso nazionale sulla sicurezza stradale promosso dalla Polizia di Stato e dal Ministero dell’Istruzione “Icaro 16” in collaborazione con il MIT, il Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma, il MOIGE, la Fondazione ANIA per la Sicurezza Stradale, la Federazione Ciclistica Italiana, il gruppo autostradale ASTM-SIA, l’A22 Autostrada del Brennero, Enel Green Power. Gli studenti dell’indirizzo Audiovisivo Multimediale Leonardo Dionisi, Giorgia Menichelli, Daniele Tiberti, guidati dal docente Gabriele Reggi, hanno creato un breve cortometraggio intitolato “Gioco rischioso”, un cartone animato caratterizzato da un segno grafico originale, poco colorato, volutamente non finito e acerbo come sono gli adolescenti, destinatari dello spot. In 30 secondi il video dimostra in modo efficace e chiaro il messaggio: un conto è un bambino che gioca con le macchinette simulando un incidente a ripetizione perché lo scontro soddisfa il suo bisogno di giocare con la realtà dominandola col gesto, un altro è vivere la vita come un gioco ripetibile (ma in alcuni casi non è possibile tornare indietro) e l’errore è fatale. Quindi massima attenzione quando si sta in sella allo scooter o in bicicletta perché si può sottovalutare il rischio e la sfida alla vita non può essere un gesto di leggerezza. La visione originale, personale e creativa degli studenti del Calcagnadoro ha convinto la giuria che ha apprezzato l’efficacia del messaggio visivo per vivere la strada con più prudenza, consapevolezza e sicurezza fin da ragazzi.
Il video raffigura inizialmente un bambino mentre gioca sbattendo ripetutamente una moto contro un’automobile. Poi, con uno stacco sul primissimo piano del suo viso, il bambino si trasforma in adulto e guida una moto vera indossando il casco. Accelera e tenta di superare in velocità una macchina in un tratto di strada dove il limite è di 70 km orari. Un animale attraversa la carreggiata e il motociclista finisce contro l’automobile. C’è un flashback che riporta l’adulto al periodo dell’infanzia, quando giocava a provocare incidenti tra la moto e l’automobile. In sovraimpressione appare la scritta a tutto schermo: “La vita non è un gioco, ne hai una sola, non sprecarla”.
“Icaro” nasce nel 2001 per diffondere tra adolescenti e giovani la cultura della sicurezza su strada, cercando di modificare mentalità e comportamenti spesso pericolosi. L’iniziativa ha sempre avuto l’obiettivo di far comprendere ai giovani l’importanza del rispetto delle regole. Promuovere una cultura della legalità ed evitare che i giovani assumano comportamenti pericolosi, causa principale degli incidenti stradali, è un obiettivo che interessa la scuola e i corpi della sicurezza. Dal 2009 è stato esportato in Europa come iniziativa pilota in tema di campagne per la prevenzione degli incidenti stradali, nell’ambito del progetto ICARUS (Inter-Cultural Approaches for Road Users Safety), finanziato dalla Commissione Europea e coordinato da Ministero dell’Interno. Nei diversi anni il Progetto “Icaro” ha saputo sperimentare diverse forme di comunicazione, cercando di adottare un linguaggio sempre più vicino ai giovani e capace di sensibilizzarli al tema della sicurezza stradale.
E gli studenti del Calcagnadoro quest’anno ne hanno fatta di strada. (di Ines Millesimi) Foto (archivio) RietiLife ©