(da Libero) Ad Amatrice si cerca di ricostruire una comunità dopo la tragedia che ha colpito il paesino in provincia di Rieti lo scorso agosto. Ma la perfidia umana, spesso, s’insinua nei luoghi e nelle storie più fragili. La perfidia in questo caso si chiama Lorenzo S.B., ha 54 anni, si dichiara sismologo ed offre aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, ma non è vero. È stato in prigione quattro volte per detenzione di materiale pedopornografico. Secondo la perizia psichiatrica ha “ tendenze pedofile”. Ora vive in Francia. La truffa che ha messo su è raccapricciante:
Nei giorni successivi al terremoto che ha colpito il centro Italia il 24 agosto 2016 sono arrivati aiuti da tutto il paese, anche su internet le pagine facebook per aiutare le popolazioni colpite nascono e si moltiplicano in fretta. Secondo il settimanale di cronaca nera Giallo è in questa confusione che agisce Lorenzo. Si finge sismologo e addetto della prefettura, e sostiene di poter essere utile per ottenere alloggi, container, far arrivare aiuti. Contatta e gli abitanti di Amatrice, ci diventa amico a distanza. Nessuno dubita di lui, soprattutto in quel contesto di devastazione in cui si trovavano gli sfortunati cittadini colpiti dalla tragedia. Lorenzo ha due figlie bellissime, che lui ostenta su facebook, spesso in costume da bagno. Quando la situazione inizia a normalizzarsi, qualcuno ad Amatrice inizia ad insospettirsi e chiedersi Lorenzo chi è. Si chiedono se le figlie esistono veramente, se Lorenzo sia veramente un sismologo. La sua giustificazione è la morte della moglie Laura (falso anche questo) nel terremoto che colpì L’Aquila.
Da quel momento si occupa di terremoti. I dubbi si intensificano, e lui arriva a scrivere sul FB attacchi violenti al sindaco Pirozzi e agli abitanti di Amatrice che non gli credono: “il terremoto ha portato via le persone sbagliate”. Il paesino si divide in due, chi lo difende e chi lo attacca. Addirittura si querelano fra loro. In una comunità già distrutta, ci mancava solo questo. Poi pian piano si scopre la verità. Che Lorenzo è stato arrestato più volte, che più volte ha creato false storie e falsi profili per infilarsi in tragedie simili e per ingraziarsi bambini e adolescenti. Ad esempio sul caso Yara Gambirasio. Subito dopo la scomparsa della ragazzina, si era finto sui social Marta, un 14enne che aveva molestato e a cui aveva rubato l’identità digitale. Per fortuna gli abitanti di Amatrice hanno smascherato in tempo la follia di Lorenzo, sciacallo digitale. Foto (archivio) RietiLife ©