(di Paolo Giomi) Sono aumenti da capogiro quelli che i cittadini di Fara Sabina si troveranno a pagare per i servizi di mensa scolastica e asilo nido riferiti al prossimo anno. Rincari che superano abbondantemente il 50% in entrambi i casi, primi frutti del maxi-piano di rientro dal debito da quasi 8 milioni di euro che l’amministrazione Basilicata ha varato nell’ultimo consiglio comunale. “Manterremo invariati i servizi di questo Comune”, aveva detto il primo cittadino in aula. Un “risultato” che, a quanto pare, i cittadini pagheranno però a caro prezzo. E questo per quanto riguarda le sole due delibere rese pubbliche finora. Chissà cosa ci si dovrà aspettare per le altre voci di bilancio, da servizi come il trasporto pubblico locale alle aliquote comunali “fisse” (su tutte l’Irpef, per intendersi), che a Fara Sabina sono già al massimo consentito, ma che potrebbero essere ritoccate ulteriormente al rialzo secondo una deroga concessa dalle normative sul riequilibrio straordinario.
MENSA A 5,15 EURO Il primo effetto del rientro decennale dal maxi-debito uscito fuori dai riaccertamenti straordinario e ordinario sui residui pregressi è l’aumento del servizio di mensa scolastica, che passa dai 3 euro a singolo pasto del 2016 ai 5,15 euro del 2017 a carico dei cittadini. Il rincaro, in realtà, non è elevatissimo in termini assoluti, dal momento che il servizio lo scorso anno costava complessivamente 5,05 euro. A venir meno, però, è la quota parte garantita dal Comune, che sborsava 2,05 euro per ogni pasto, lasciando ai cittadini la spesa di soli 3 euro. Contributo cancellato con un colpo di spugna, come si legge nella relativa delibera di giunta, nella quale l’amministrazione Basilicata scrive: “L’eventuale impossibilita? per i genitori di provvedere direttamente al pranzo dei propri figli per concomitanti impegni lavorativi o per altre cause, per quanto umanamente comprensibile, non costituisce pero? ragione sufficiente per pretendere che l’amministrazione non solo istituisca obbligatoriamente un servizio pubblico che per legge non e? obbligata ad istituire, ma se ne addossi pure l’intero onere o la maggior parte di esso, tenuto conto che il servizio di cui discute non e? un servizio pubblico essenziale che l’ente locale sia obbligato a garantire alla collettivita? amministrata, ma un servizio facoltativo che l’ente locale puo? decidere discrezionalmente di attivare nei limiti delle proprie disponibilita? di bilancio, e per la fruizione del quale e? normativamente previsto che l’utenza debba farsi carico del costo residuo non coperto da risorse comunali, eventualmente nella misura differenziata stabilita dallo stesso ente locale con provvedimenti di carattere generale”. Parafrasando, da quest’anno il costo di ogni singolo pasto sarà a totale carico dei cittadini, che per un figlio iscritto a scuola che usufruisce della relativa mensa dovrà così sborsare in media 103 euro, contro i 60 del 2016. Che tradotto fa +80%.
ASILO NIDO QUASI RADDOPPIATO Va addirittura peggio alle rette del nido per l’anno scolastico 2017/2018: secondo le disposizioni appena varate dalla giunta Basilicata non solo cambieranno gli importi, ma anche le suddivisioni per reddito, che passeranno dalle 12 dello scorso anno alle 3 di quest’anno. Suddivisioni nelle quali, incredibile ma vero, vengono accomunati nella stessa fascia – la seconda, per essere precisi – contribuenti con reddito pari a 7mila e 600 euro annui e contribuenti con reddito annuo pari a 19mila 900 euro. Per loro, senza alcuna distinzione, la tariffa del nido sarà pari a 395 euro al mese, per il tempo pieno, che diventano 370 per quello “corto”. Ma è facendo un raffronto sulle tariffe dello scorso anno per le fasce di reddito più basse (al di sotto dei 7mila e 500 euro), che ci si rende conto della proporzione dell’aumento: per fare un esempio, le fasce più basse lo scorso anno pagavano all’incirca 180 euro al mese per il tempo pieno, quota che il prossimo anno sarà di 295 euro. Se queste sono le premesse per i cittadini di Fara Sabina si preannuncia un bilancio 2017 lacrime e sangue. Foto (archivio) RietiLife ©