Incredibile al Matusa. Il Frosinone e Federico Dionisi eliminati in semifinale playoff di serie B, non potranno giocarsi l’opportunità di tornare in serie A. In finalissima – contro una tra Perugia e Benevento – ci va il Carpi che vince 1-0 al Matusa grazie a un gol di Letizia su punizione nel finale: impresa emiliana in nove contro undici nella semifinale di ritorno, dopo aver pareggiato l’andata 0-0.
Al Frosinone sarebbe bastato un pari, ma la grinta del Carpi condanna i ciociari all’eliminazione, sbarrandogli la strada per il ritorno in A dopo un anno. Nel nuovo stadio, insomma, il Frosinone dovrà giocarci ancora la B. Colpa di un finale di stagione beffardo (ciociari terzi per gli scontri diretti col Verona sfavorevoli per un solo gol) pieno di match-ball sprecati e di un ritorno di semifinale incredibile. Quella odierna, infatti, è stata l’ultima gara del Frosinone al Matusa. A Sky mister Marino, dopo il ko e l’eliminazione, ha annunciato le dimissioni che andranno ratificate dal club.
Primo tempo dall’avvio spumeggiante per il Frosinone che non lascia spazio al Carpi. Una fiammata che dura un quarto d’ora e fino alla mezzora è equilibrio. Si registrano i tiri di Dionisi (diffidato e attento a non prendere gialli), pericolosi sì, ma non imprendibili per il portiere biancorosso. Castori vede rendersi pericolosi i suoi tra la mezz’ora il 40′, quando soprattutto con Di Gaudio la squadra modenese si affaccia dalle zone di Bardi. A ridosso del duplice fischio una gara già maschia si riaccende: a Dionisi viene negato un gol fatto per fuorigioco, poi l’arbitro manda sotto la doccia anzitempo Struna con doppio giallo dovuto a un fallo evitabile a centrocampo. Poco prima di tornare negli spogliatoi Paganini innesca una bomba di destro fermata da Belec. Il Frosinone sa che con il pari può passare ma non vuole sfigurare, per presentarsi in finale almeno con una vittoria nel doppio confronto di semifinale. È forse questa ambizione a firmare la condanna dei gialloblù.
Al settimo della ripresa, il rischio porta il nome di Mbakogu: imbucata e palo del giocatore biancorosso. Frosinone graziato dal legno dopo aver iniziato con verve la seconda frazione. La replica è di Maiello, neanche al 10′, ma la palla va a lato. Equilibrio, fiamme, fisico. A quindici dalla fine il Carpi chiede un rigore, non accordato. La situazione, qui, si accende davanti alle panchine, poi torna una calma apparente per un finale al cardiopalma, col Frosinone che non riesce a segnare e soffre. Al 35’ Gagliolo becca un’altra ammonizione (che segue l’espulsione di Castori), lasciando i suoi in nove. Con Fiamozzi inizia l’assalto finale del Frosinone, ma è dramma al 41’. Punizione del Carpi da trequarti e gol di Letizia, una fiondata senza scampo per Bardi. Non bastano i minuti rimanenti e quelli di recupero, ben cinque.
Il Frosinone ko nonostante la superiorità numerica, prima di uscire si porta davanti alla curva per scusarsi: teste chine e amarezza, rabbia dai gradoni e nessun applauso. Carpi in festa coi suoi 50 sostenitori: sarà finalissima che può valere il ritorno in A.
Per Dionisi la A potrà tornare, ma non sul campo. Su di lui l’interesse delle squadre della massima serie e anche dell’estero. Per il calciomercato c’è tempo, ora si dovrà smaltire un’eliminazione dolorosissima.
Foto: Emiliano GRILLOTTI © Matusa, Frosinone