Il gol di ieri è storico per Kean, giocatore della Juventus che due stagioni fa ha giocato, a Rieti, la Scopigno Cup (leggi). Il calciatore bianconero, infatti, è il primo nato del 2000 a segnare in uno dei maggiori campionati europei. Una stella in più nell’albo della manifestazione reatina.
(gasport) C’è qualcosa di speciale se chiudi la stagione del sesto titolo consecutivo, quello che ha aperto le porte della “Leggenda”, con uno sguardo sul futuro. C’è qualcosa di speciale se sei nato nel 2000 e hai già fatto gol in Serie A. Un gol vittoria, peraltro. Moise Kean è l’ultima “Storia” diu questo campionato della Juve.
ALTRO RECORD — Era stato il primo 200o a debuttare in A, poi il primo a farlo in Champions. Adesso è il primo a segnare un gol in Serie A. Ma ampliando lo sguardo, anche a segnare in uno dei cinque campionati maggiori d’Europa. Moise Kean è un predestinato, è uno che brucia le tappe, è uno che non perde tempo. Quella di oggi è la sua terza presenza in A, ma nel complesso nelle prime due aveva giocato sette minuti. In questa, ne ha aggiunti 13 più recupero. Il recupero è durato 4, e Kean al 24° minuto della sua storia in A ha piazzato il primo gol, di testa, sulla punizione perfetta di Pjanic. Prima, 4 minuti dopo essere entrato in campo, aveva stoppato alla grande un lancio di Pjanic, piazzato lì una serie di doppi passi liberandosi per un cross teso. Ci era arrivata la difesa, ma la giocata restava notevole.
“E’ SOLO L’INIZIO” — A fine gara, ovviamente, Moise non sta nella pelle, ma le sue dichiarazioni sono anche nel segno dell’umiltà: “Sono molto contento per questo primo gol, sono stato anche fortunato. E’ il sogno di tutti i ragazzi di 17 anni fare gol con una maglia importante come quella della Juve. E’ stato veramente bello, ma c’è ancora da lavorare, perché questo secondo me è solamente l’inizio”. Kean per tutto l’anno si è allenato con dei fenomeni: “Dai giocatori della prima squadra ho imparato tanto: è una grande fortuna poter stare vicino a loro, mi hanno sempre aiutato e spinto a non mollare mai”. E per il gol ha una dedica: “Dedico il gol alla mia famiglia, in particolare a mia madre. Non ci crederà neppure lei che ho davvero segnato!”. Purtroppo per Moise la panchina di Cardiff è corta (solo 7 posti). Ma stasera si può sognare anche l’incredibile… Foto (archivio) RietiLife ©