Domenica 21 maggio sui Monti della Laga si è tenuta la manifestazione nazionale “In Cammino nei Parchi” e il Raduno Regionale di Alpinismo Giovanile voluti fortemente dalle Commissioni Regionali di Tutela Ambiente Montano e di Alpinismo Giovanile del Lazio, aventi come tema “Acqua e Monti della Laga”.
Oltre 160 Soci di diverse Sezioni del Lazio, Umbria e Abruzzo (Amatrice, Rieti, Viterbo, Monterotondo, Roma, Frascati, Palestrina, Cassino, Leonessa, Terni e Pescara) hanno sfidato il maltempo dandosi appuntamento presso la frazione di Retrosi (Amatrice) per percorrere il Sentiero 300 alla volta della Cascata delle Scalette.
L’itinerario, che ha subito variazioni in seguito alle avverse condizioni metereologiche, ha permesso di osservare e portare a conoscenza degli escursionisti, oltre che le terribili ferite ancora aperte nel territorio a causa del sisma, anche le bellezze artistiche ed ambientali della zona, con le relative emergenze.. Su tutte la Chiesa dell’Icona Passatora, la chiesa rurale più affrescata del Lazio, gravemente danneggiata dal sisma, e la Chiesa di San Martino, simbolo della Sezione CAI di Amatrice e luogo dell’annuale festa sezionale, ormai parzialmente crollata; ma anche alberi monumentali come un castagno secolare di circa 300 anni e un ciliegio del 1875.
La giornata è stata anche un’occasione per i giovani che frequentano il Corso da Accompagnatori Sezionali di Alpinismo Giovanile di mettere in campo quanto appreso, conducendo in prima persona i diversi gruppi di ragazzi, avvalendosi dei consigli degli Accompagnatori titolati, partecipanti in gran numero all’evento,
Ancora una volta le diverse sezioni del CAI prossime alle zone colpite dal sisma hanno voluto dimostrare la loro vicinanza alla Sezione Locale del Club Alpino come momento di presenza e di non abbandono, di vicinanza e di non allontanamento, di ritorno alla frequentazione e alla vita e non di spopolamento e abbandono dei luoghi.
Si vuole da ultimo riportare l’appello a far si che eventuali donazioni possano essere indirizzate al salvataggio/recupero della Chiesa di San Martino, come luogo di rinascita e di continuità con la storia di una comunità che ha deciso di essere caparbia e restare fortemente legata all’identità e al suo territorio. Con queste motivazioni i soci CAI di Amatrice, a conclusione della giornata, come di normale consuetudine hanno voluto offrire ai convenuti una merenda, apprezzata non solo per la sua bontà, ma per il suo più importante e profondo significato di momento di aggregazione e condivisione di intenti. (di Monica Festuccia, Alessandro Ferrante e Antonio Di Grottole CR CAI-TAM Lazio) Foto: CAI ©