Oggi a Viterbo prima edizione di “Promuovere l’Eccellenza per sostenere la crescita”, un premio che Intesa Sanpaolo consegna a nove aziende dell’Alto Lazio che si sono contraddistinte per la loro capacità di crescere e creare valore nonostante la difficile congiuntura economica.
La premiazione si è svolta oggi nel Sala Regia comunale alla presenza dei componenti del Comitato scientifico 1 , del Sindaco di Viterbo Leonardo Michelini, che ha aperto i lavori e, per Intesa Sanpaolo, del Direttore Regionale Lazio, Sardegna e Sicilia Pierluigi Monceri, insieme a Fabrizio Guelpa, responsabile Industry & Banking Direzione Studi e Ricerche.
L’evento ha visto la partecipazione di numerose aziende differenziate per dimensione e settore merceologico operanti nell’Alto Lazio e capaci di attuare efficaci strategie competitive nonostante il non favorevole contesto economico di questi anni. Imprese quindi che rappresentano un segnale importante della qualità del tessuto produttivo laziale, un esempio di capacità imprenditoriale, casi di eccellenza che vanno promossi e premiati. Per questi motivi Intesa Sanpaolo ha deciso di attribuire a nove aziende laziali il premio “Promuovere l’Eccellenza per sostenere la crescita”, una targa dedicata, quale segno tangibile del valore imprenditoriale espresso dal territorio.
Una commissione composta, tra gli altri, da rappresentanti accademici, consorzi e istituzioni locali ha esaminato diverse aziende del territorio e individuato tra loro imprese di successo capaci di creare valore e attuare strategie competitive attraverso innovazione, internazionalizzazione, sostenibilità, valorizzazione del “made in Italy”. Le nove aziende premiate sono: Ceramica Catalano (di Viterbo, è l’azienda italiana che offre la miglior qualità nel settore sanitario in ceramica Made in Italy); FACMA (azienda viterbese, progetta e costruisce macchinari agricoli, attrezzature per la raccolta pulizia, cernita, stoccaggio, selezione, essicazione e trasporto di prodotti alimentari); Fratelli Petrucci (azienda reatina che opera nel settore di produzione e stagionatura di prodotti lattiero-caseari ed il commercio all’ingrosso di prodotti alimentari); Mancinelli (azienda viterbese che da oltre 52 anni importa e distribuisce in Italia e all’estero materie prime per la panificazione, pasticceria e Food Service); Sano (con sede ad Accumoli, opera nel settore agroalimentare della trasformazione della carne suina con un processo integrato che va dalla macellazione alla trasformazione, alla stagionatura e vendita); Seko (multinazionale reatina attiva nel dosaggio, iniezione e trasferimento liquidi, in particolare nella costruzione di pompe ad uso industriale nei settori della detergenza industriale e pompe di dosaggio nel settore petrolifero); Sicoi (azienda di Civitavecchia, esegue qualsiasi tipo di coibentazione a caldo e a freddo, con l’utilizzo dei materiali isolanti più idonei); Studio Due Light (azienda di Viterbo, con oltre 30 anni di esperienza nel settore della progettazione e realizzazione di soluzioni per illuminazione all’avanguardia di grandi strutture); Zootecnica Viterbese (società cooperativa che ha aggregato 174 aziende tra le migliori realtà zootecniche della provincia di Viterbo, valorizzando le produzioni degli associati attraverso la creazione di una rete di vendita di proprietà presente sul territorio della Tuscia).
Da una analisi presentata da Fabrizio Guelpa, responsabile Industry & Banking Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo, lo scenario internazionale e nazionale presenta elementi di incertezza ma rimane fondamentalmente positivo; l’Area Euro vede una ripresa solida con segnali di recupero del commercio estero che spingono export e attività nel manifatturiero. In Italia, il PIL rallentato tra fine 2016 ed inizio 2017 vede tuttavia una possibile riaccelerazione in corso dell’anno, gli indici lasciano immaginare come coerente una stabilizzazione attorno all’1% della crescita tendenziale nel 2017.
Pierluigi Monceri, direttore regionale Lazio, Sardegna e Sicilia Intesa Sanpaolo, ha quindi illustrato l’andamento congiunturale dell’Alto Lazio e i driver di crescita delle imprese eccellenti. Nel periodo 2014-16 il numero di imprese attive ha subito una flessione dell’1% (-450 unità). In netto calo manifatturiero, commercio e costruzioni; in lieve aumento le imprese agricole; le variazioni positive più significative si evidenziano nei servizi e nel turismo. Tra le imprese dell’Alto Lazio rimaste sul mercato la redditività è in aumento e, nel manifatturiero, su livelli superiori alla media italiana, segnando inoltre una buona competitività sui mercati esteri: nel lungo periodo le esportazioni in forte crescita (+20%) grazie soprattutto alla farmaceutica e all’agro-alimentare. Balzo inoltre per l’agricoltura e per gli scambi verso i principali paesi europei grazie anche a una buona diffusione di certificazioni DOP e IGP nell’Alto Lazio. Nel periodo 2012-2016 le esportazioni delle province di Rieti e Viterbo si sono dimostrate più dinamiche della media regionale e anche le previsioni incorporano un consolidamento di questo trend nei prossimi 4 anni.
“Nonostante la riduzione della base produttiva, il Lazio ha fatto registrare negli ultimi mesi delle performance di primo piano a livello nazionale, con una fase espansiva sostenuta in particolare dalle aziende orientate verso i mercati esteri – spiega Monceri – La crescita può accelerare, grazie a più investimenti, sfruttando il favorevole contesto di incentivi fiscali, condizioni di accesso al credito e alta capacità produttiva utilizzata. Esistono molte realtà, appartenenti ai principali settori produttivi regionali, che si distinguono in quanto esempi di successo e motori dell’economia del territorio e della filiera. L’idea di questo premio – conclude Monceri – nasce dalla volontà di essere sempre vicini alle imprese, sostenendole. Sentiamo la responsabilità di compiere anche iniziative promozionali per il riposizionamento competitivo delle aziende laziali”. Foto: INTESA ©