(di Paolo Giomi) Un consiglio comunale straordinario dedicato alle questioni di bilancio. Nel quale a confrontarsi non ci siano le sole componenti politiche dell’amministrazione di Fara Sabina, ovvero sindaco, maggioranza e opposizione, ma anche i funzionari competenti, dal responsabile dell’ufficio ragioneria al revisore dei conti. I più indicati ad analizzare i numeri, e soprattutto le origini e le cause, dell’imminente avvio della procedura di riequilibrio straordinario delle finanze pubbliche che l’amministrazione Basilicata si appresta ad avviare, per la sua approvazione, al Ministero dell’Interno.
È la richiesta che, nel giro di 24 ore, formulano prima i gruppi consiliari di minoranza, per la prima volta in maniera congiunta, quindi le segreterie dei partiti politici di centrosinistra, in primis quella del Partito democratico.
“La situazione è già di suo molto grave – esclamano i consiglieri comunali del gruppo Fara Bene Comune (Danilo Maestri, Gabriele Picchi, Paolo Spaziani), il consigliere dei 5 Stelle Alessandro Bielli, e il consigliere del Movimento Per Fara Giorgio Giovannelli – alla quale si aggiunge l’anomalia della mancata pubblicazione sull’albo pretorio della delibera di Giunta del 24 aprile, che impedisce alle opposizioni di avere alcuno strumento utile per controllare la veridicità di tali notizie. Altrettanto grave è la mancata convocazione del consiglio comunale per l’approvazione del bilancio preventivo, i cui termini di presentazione sono scaduti il 31 marzo e per il quale il ritardo della Giunta ha portato persino ad una diffida del Prefetto. Tutto questo denota da parte del sindaco e della giunta una inaccettabile carenza di trasparenza e di rispetto per gli organi democratici di controllo – tuonano ancora i consiglieri di opposizione – che i gruppi consiliari di minoranza chiedono venga sanata almeno in parte con l’immediata convocazione del consiglio comunale. Il maldestro tentativo di rimandare la discussione per nascondere le difficoltà della maggioranza nell’approvazione del bilancio, nonché lo squilibrio che questo fa registrare dopo sei anni di ‘cura Basilicata’, non può spingersi oltre: il sindaco venga in aula e risponda del suo operato al Consiglio e ai cittadini, soprattutto qualora, come sembra, questi ultimi saranno chiamati a ricoprire il buco creato dalla sua inefficienza indebitandosi per i prossimi decenni”.
“La nota della Prefettura di Rieti, notificata in data 2 maggio al Comune di Fara, diffidava entro il termine di venti giorni, ad adottare le delibere di giunta e di consiglio relative all’approvazione del bilancio di previsione – scrive in una nota il segretario comunale del Partito democratico, Stefano Agneni – mentre il regolamento di contabilità dell’ente fissa in soli 10 giorni il tempo intercorrente tra il deposito in segreteria e l’approvazione del bilancio da parte del consiglio comunale. E’ fin troppo evidente il poco a tempo dato alle forze
politiche di opposizione di potere verificare quanto fatto dall’amministrazione comunale, ed elaborare proposte in merito alla difficile situazione finanziaria determinata dalle negative azioni messe in atto dalla Giunta Basilicata ci aspettiamo dunque che tutto il materiale relativo al preventivo sia in inserito e consultabile sul sito del Comune entro le prossime 24 ore. Inoltre – prosegue Agneni – come come Partito democratico di Fara in Sabina, chiediamo che venga convocata immediatamente la commissione consiliare competente, nonché un consiglio comunale straordinario, dove potere fare intervenire (come successo in passato), la parte tecnica, totalmente dedicato al confronto e alla discussione del bilancio”. Foto (archivio) RietiLife ©