Il Rieti chiude la regular season con una vittoria: 3-2 al San Teodoro grazie ai gol, nella ripresa, di Marcheggiani, Scotto (su rigore) e Biondi. Inutili le reti sarde di Pascuttini e l’ex di turno Prandelli, ma nel complesso una gara divertente soprattutto nella seconda parte.
Alla resa dei conti, dunque, il Rieti consolida il terzo posto, alle spalle di Arzachena e Monterosi, coi sardi che brindano la conquista della Lega Pro e i viterbesi che devono accontentarsi del piazzamento d’onore e rimandare eventuali sogni di gloria – al pari degli amarantoceleste – alla coda play off che inizierà proprio domenica prossima quando allo “Scopigno” (ore 16) il Rieti sfiderà l’Ostia Mare (che ha chiuso al quarto posto) e al “Martoni” arriverà il L’Aquila.
A retrocedere in Eccellenza, invece, è la Torres che nonostante il successo sull’Avezzano, viene beffato dal blitz del Muravera a Ostia (1-0): ai play out i sardi faranno visita proprio a quello stesso San Teodoro uscito battuto dalla trasferta reatina.
Riccardo Curci (presidente): “Permettetemi innanzitutto di fare i miei complimenti all’Arzachena per la vittoria di questo campionato. Lo hanno meritato disputando un girone di ritorno superlativo. Tornando alla gara odierna, invece, direi finalmente dopo un mese abbiamo sfatato il tabù “Scopigno” e ora, dopo i viola di San Teodoro, affronteremo i viola di Ostia per un play off che vogliamo assolutamente vincere, l’ho già detto ai ragazzi. Certo – prosegue il numero uno amarantoceleste – oggi non credevo di dover fare queste dichiarazioni, ma tutt’altro, poteva essere un giorno di festa, ma ormai è andata. Se ripenso, però, a come abbiamo perso lì i miei malumori crescono in maniera esponenziale. Ora pensiamo a passare la semifinale di domenica e giocarci la finale: in caso di vittoria la domanda di ripescaggio la faremo, ma prima pensiamo a vincerli, poi si vedrà”.
Alla domanda “racchiuda la stagione con un aggettivo”, il presidente non ha dubbi su quale usare: “Direi deludente. Deludente perché a Natale pensavo altre cose: vedevo una squadra tonica, una formazione diversa, poi da Avezzano in poi qualcosa non ha funzionato. I tifosi che hanno contestato da fuori? Per me è giusto tutto, non capisco perché non lo abbiano fatto da dentro e soprattutto penso che scrivere ‘indegni’ è un po’ forte, forse eccessivo. Ma ripeto, ognuno è libero di dire la propria in maniera del tutto democratica”.
Fabrizio Paris: “Dopo un primo tempo contratto e non proprio brillante, la squadra ha ritrovato lo smalto e la lucidità per andare in gol. Questa vittoria peraltro, ci consente di chiudere a quota 71 punti, un totale che in chiave-ripescaggio rappresenta un coefficiente molto alto. Lasciatemi dire però che il presidente meritava di vincere il campionato direttamente e di conseguenza merita di prevalere nei play off perché come lui ce ne sono davvero pochi in giro. Peccato per la flessione casalinga dell’ultimo mese, ma nel calcio ci sono tante componenti che possono modificare gli equilibri in campo e non solo, poi chiaramente il tifoso vuole sempre vincere e capisco il malcontento, così come le critiche. Arriviamo ai play off in buone condizioni, volevamo questa vittoria perché mancava da troppo tempo: affronteremo l’Ostia, ma cercando di evitare di pensare ai precedenti in campionato.
Tomaso Tatti (tecnico San Teodoro): “Abbiamo avuto un po’ di paura nel finale ed abbiamo cercato di preservare chi era diffidato in vista del play out, però nel complesso non siamo andati male. Due gol e alcune giocate interessanti: un risultato che non contava alla fine, però ci tenevamo a concludere in maniera dignitosa. Di fronte avevamo un Rieti che non vinceva in casa da un mese e quindi ci aspettavamo una loro prestazione di livello. In chiave play out, la gara odierna e quella di domenica scorsa con l’Ostia Mare mi fanno ben sperare”.
Durante l’intervallo della gara,Rieti Life ha consegnato all’attaccante Luigi Scotto il premio “Uomo Rieti Life”: ad insignire il calciatore sardo dell’ambito riconoscimento – giunto ormai alla quinta edizione – è stato il direttore Emiliano Grillotti.
In mattinata, invece, il sindaco Simone Petrangeli e l’assessore allo sport Vincenzo Di Fazio hanno presieduto la cerimonia d’intitolazione degli spogliatoi dello stadio “Manlio Scopigno” a due ex bandiere amarantocelesti ed un dirigente sportivo: a Eugenio Labonia, portiere e allenatore in seconda del Rieti, lo spogliatoio della squadra di casa, al cavalier Angelo Marchetti, fondatore della sezione Aia di Rieti, lo spogliatoio riservato agli arbitri e Costanzo Campogiani, massaggiatore, lo spogliatoio delle squadre avversarie.
Alla cerimonia hanno partecipato anche i familiari dei tre compianti, una folta rappresentanza di tifosi amarantoceleste e per il Fc Rieti il direttore generale Pierluigi Di Santo, il team manager Dino Pezzotti e tutti gli addetti ai lavori.
Foto (archivio) RietiLife ©