(di Paolo Giomi) Bufera sull’amministrazione Basilicata dopo le indiscrezioni, circolate nelle ore scorse, sull’imminente certificazione di un disavanzo da circa 5 milioni di euro nelle rendicontazioni finanziarie degli ultimi anni. Cifra che, secondo quanto appreso, sarebbe venuta fuori dal processo straordinario di revisione dei residui, e che potrebbe mettere il secondo Comune della provincia nelle condizioni di avviare una procedura straordinaria di riequilibrio, da concordare con Ministero dell’Interno e Corte dei Conti. In sostanza la stessa procedura avviata nel 2012 dal Comune di Rieti capoluogo, con l’insediamento della giunta Petrangeli.
Si tratta di una sorta di “amministrazione finanziaria controllata” nella quale l’Ente vede i suoi conti ripianati – con un probabile intervento della Cassa Depositi e Prestiti – a patto di restituire il disavanzo attraverso un piano pluriennale. Trent’anni, questa, al momento, sarebbe l’ipotesi al vaglio della giunta farense, in linea con le nuove normative sul piano di rientro. Un periodo di tempo in cui verranno azzerati pianificazioni e investimenti, e nel quale, verosimilmente, i costi dei servizi, in particolare quelli a domanda individuale, potrebbero salire di prezzo per i cittadini.
Nulla di ufficiale al momento trapela dagli uffici amministrativi e dalle aule della maggioranza, trincerata ancora una volta dietro il silenzio.
Parlano invece, anzi tuonano, le opposizioni di centrosinistra: per il segretario del Partito democratico Stefano Agneni “questo è il frutto di neanche sei anni di amministrazione di centrodestra. In sei anni sono cambiati sei responsabili dell’ufficio ragioneria, il che qualcosa la vorrà pure dire. Questa amministrazione è riuscita a mettere in ginocchio un Comune che nel 2011 aveva finanze solide, e che ora potrebbe essere costretto a mettere sulle spalle dei cittadini di Fara Sabina un aggravio di tasse per 30 anni. Mi auguro, da cittadino di questo Comune prima ancora che da esponente politico di minoranza, che l’Ente non vada in dissesto, perché sarebbe una sconfitta di tutti, e anzi rivolgo un appello alla Regione Lazio, affinché trovi un modo per sbloccare immediatamente eventuali crediti dovuti al Comune di Fara Sabina e dare ossigeno alle finanze pubbliche, evitando ogni altro scenario”.
Va oltre il segretario di Sinistra Italiana Roberto Giorgi, che chiede le dimissioni del primo cittadino di Fara Sabina: “A mio modesto parere – dice – l’esperienza amministrativa può dirsi conclusa. Il sindaco rassegni le dimissioni, arrivi un commissario prefettizio e si ridia la parola al popolo quanto prima”. Foto (archivio) RietiLife ©