(da Adnkronos) Per colmare il divario tra grande e piccola impresa, per dare una rotta ai piccoli e medi imprenditori, per aiutarli a superare la dimensione locale, permettendo loro almeno di ‘interregionalizzarsi’, se non di internazionalizzarsi, occorrono nuove figure professionali: manager “commissari” del terremoto sociale e tecnologico in atto. E’ questa la proposta che sarà presentata al Forum su #Industria4.0 (Dis)occupazione Tecnologica, che si svolgerà venerdì 12 maggio 2017 a partire dalle ore 10 a Roma (via della Consulta, 52). Il Forum è promosso da Mama Industry e Geeks Academy.
La giornata vuol essere un confronto con imprenditori e consulenti che hanno testato figure manageriali di “intermezzo” in un mondo sempre più complesso e anche una riflessione sulla utilità o meno degli incentivi del Jobs Act per la micro e piccola impresa. Passando dal superamento non solo del digital divide, ma anche dello human capital divide, grazie a figure manageriali in grado anzitutto di “connettere”, anche socialmente, piccoli e grandi, pubblico e privato, analogico e digitale, tradizione e innovazione.
“Il panorama dell’industria racconta un’Italia a 2 velocità: circa 3 milioni di micro e piccoli imprenditori fanno quasi la metà degli occupati del Paese ma rischiano di non farcela, da soli, ad affrontare il cambiamento” spiega Marco Travaglini, (reatino, ndr) founder di Mama Industry, esperto di sviluppo d’impresa e docente universitario.
“Impegnati nel (ri)creare, gestire, dirigere e promuovere in prima persona la loro azienda, quasi sempre non hanno le forze, gli strumenti, il tempo, le competenze necessarie per fare il grande salto, quello che permette di uscire dal porto e affrontare il mare. Eppure le risorse, di ogni genere, anche finanziarie, non mancano. I dati del Jobs Act dimostrano che, per le Pmi, prive di managerialità di livello e con bassissima produttività, l’effetto della decontribuzione è stato positivo ma del tutto transitorio. Non bastano neanche contributi su R&S e innovazione: occorrono incentivi legati alla progettualità manageriale, che diano prospettive a lungo termine, fuori da logiche sociali o industriali classiche ma fortemente legati al capitale umano”, spiega Travaglini..
I fenomeni di Industria 4.0 e della digital transformation impongono fortemente un aiuto ‘professionale’ con competenze trasversali. “Occorre formare nuove figure esperte nella complessità digitale e sociale moderna, in grado di supportare l’imprenditore e i giovani startupper in scelte importanti e affiancarli in fase operativa -afferma Antonio Venece, founder di Geeks Academy ed esperto di formazione-: veri temporary manager 4.0, anzi personal manager co-progettisti e co-imprenditori del cambiamento. In un mondo economico sempre più sharing, digital e gig, serve una nuova classe “collante” più che “dirigente”.
Su questo tema il Forum consentirà di esporre idee e valutarle insieme a professionisti che rappresentano, nelle loro articolate esperienze, 40 anni di storia d’impresa, di managerialità e di capitale umano, fino a startup, mondo digitale, formazione nei nuovi settori 4.0 al servizio dei talenti digitali, social innovation e sharing economy. Foto (archivio) RietiLife ©