(dal Corriere della Sera) Parte una campagna di verifica tecnica, con sonde ed endoscopi, dei primi viadotti costruiti tra il 1968 e il 1969 sull’autostrada A24 tra Abruzzo e Lazio. Contemporaneamente sulle tratte interessate scattano alcune limitazioni per il traffico pesante. Divieto assoluto di transito per i trasporti eccezionali, mentre i tir non potranno sorpassare e sostare sulla corsia d’emergenza. Inoltre il transito per i mezzi pesanti sarà consentito solo con un aumento della distanza di sicurezza.
La decisione della «Strada dei parchi»
La concessionaria «Strada dei parchi» ha comunicato la decisione al ministero delle Infrastrutture con una nota del direttore generale, Igino Lai. Seguiranno le ordinanze che definiranno nel dettaglio le limitazioni per i tir e i divieti per i trasporti eccezionali.
Otto i viadotti interessati
Otto i viadotti interessati: Della Noce (27 chilometri), Cannuccette (28) e Santo Stefano (29), nei pressi di Castel Madama; Pietrasecca (60) a Carsoli; Pie’ di Pago III (70) e Fiume Salto (71), nei pressi di Torano, poco prima del bivio con la A25 per chi viene da Roma; Valle Orsara (85) e il viadotto Fornaca (92) tra i comuni di Lucoli e dell’Aquila. Ancora in corso le verifiche sull’A25 dove non sono state riscontrate anomalie.
«Limitazioni come misure precauzionali»
Sull’A24 le limitazioni del traffico pesante sono una misura precauzionale che consentirà i controlli alle travi dei viadotti, in particolare quelle di prima generazione. «Si tratta – rende noto la società concessionaria – di strutture precompresse, sostenute da un sistema di cavi in acciaio, che hanno la funzione di mantenere in tensione tutta la struttura. Proprio per ispezionare l’interno delle travi verranno praticati piccoli fori e introdotte sonde endoscopiche. L’analisi puntuale di tutti questi viadotti dovrà servire ai tecnici per valutare caso per caso la situazione. Guardando nel dettaglio le parti vitali dei viadotti, altrimenti invisibili dall’esterno».
Viadotto San Giacomo
Dopo le segnalazioni dei vigili del fuoco dell’Aquila per distacchi di cemento causati dalle scosse di terremoto registrate nella notte tra venerdì e sabato, i tecnici hanno ispezionato anche il viadotto San Giacomo, che – è risultato – non presenta problemi di tenuta.
«Verifiche anche in Ciociaria»
E per garantire la massima sicurezza, dopo il crollo del viadotto a Fossano (Cuneo), anche in Ciociaria sono state chieste verifiche su ponti e cavalcavia della rete viaria gestita dall’Astral, che in tutto il Lazio ha competenza su 1.500 chilometri di strade. L’iniziativa è stata presa dal consigliere provinciale e comunale di Frosinone, Danilo Magliocchetti (FI), che ha sollecitato controlli su decine di infrastrutture sottolineando, in una lettera all’azienda regionale, le scarse risorse a disposizione della Provincia di Frosinone. L’Astral gestisce importanti arterie come la superstrada Sora-Frosinone, la Monti Lepini, la 115 per Fiuggi, la Casilina e la SR 82 valle del Liri e la 666 di Sora. «L’amministrazione provinciale, causa i penalizzanti tagli ai trasferimenti da parte del governo centrale – sostiene Magliocchetti – non può effettuare in modo autonomo attività di particolare manutenzione o di monitoraggio». Foto: Corriere della Sera ©