Le Acli di Milano hanno promosso il 22 aprile, nel salone Clerici di Via della Signora 3, un incontro con tutti i dirigenti ed operatori delle Acli milanesi per ricordare Palma Plini, nata ad Amatrice e vissuta a Milano, coordinatrice Acli Donne, consigliere provinciale e regionale.
Per l’evento il sindaco di Amatrice, non potendo partecipare per impegni sopravvenuti, impossibilitato ha inviato la seguente nota: “Desidero ringraziarvi innanzitutto a nome mio e di tutta la mia comunità per la costanza con cui negli anni avete commemorato e onorato la figura della nostra concittadina Palma Plini. A cento anni dalla nascita e dieci dalla morte, il suo ricordo assume una valenza del tutto particolare per la situazione difficilissima in cui si trova Amatrice. L’impegno cristiano di Palma a sostegno dei più bisognosi e degli ultimi si sposa infatti con la solidarietà e generosità arrivate in questa terra martoriata da tutte le parti del mondo, comprese le donazioni dei vostri circoli e iscritti. Vi prego di portare il nostro saluto e la nostra riconoscenza a tutti gli organizzatori e ai partecipanti. L’appuntamento è ad Amatrice restituita alla sua popolazione e a coloro che la amano. Un forte abbraccio. Sergio Pirozzi”
Palma Plini (Amatrice 1917 – Milano 2007 – RIBELLE PER AMORE)
La testimonia resistente di una madre delle Acli Milanesi. Non poté studiare oltre la terza elementare, ma continuò come autodidatta, approfondendo soprattutto la cultura religiosa, in particolare: “… vivere insieme agli altri, condividere la sofferenza, lottare insieme …”. Ha fatto sua, la preghiera della povera gente ed ha interpretato il fumo delle fabbriche come incenso che sale a Dio. Durante la guerra fu impegnata come “economa” in varie comunità della Compagnia di San Paolo e collaborò all’ospitalità e all’espatrio clandestino di famiglie ebraiche, facendo spola di notte tra Genova e Milano per portare le liste degli ebrei da aiutare. Trasferitasi a Milano, Plini entrò poi nelle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani), dove contribuì a organizzare le lavoratrici domestiche, allora in gran parte analfabete. Sempre in prima linea, unica tra i ‘colletti bianchi’, nelle agitazioni degli anni Sessanta per sostenere le donne contro le pressioni e le ritorsioni delle aziende. Ha scritto e pubblicato nel 1968 in forma anonima “Diario di un’operaia di fabbrica”. Fu consigliera provinciale e regionale della ACLI: guidò il Coordinamento donne (1989-2004), si dedicò alla promozione del ruolo e del punto di vista femminile in seno al movimento. Dagli anni Ottanta cominciò ad acquisire autorevolezza ed i suoi scritti e testimonianze attinsero a la dignità di fonte storica per la ricostruzione della vicenda industriale e civile del Paese. Le Acli di Milano in ricordo di Palma Plini hanno consegnato alle Acli di Rieti una parte dei fondi raccolti dai circoli e dai soci aclisti in solidarietà con le persone colpite dal sisma di Amatrice. La Plini nata ad Amatrice cent’anni fa, fra quelle montagne, fra quella gente aspra e rocciosa, ed aspra e rocciosa fu lei stessa per tutta la sua singolare vita, divisa fra la consacrazione a Dio nella Compagnia di San Paolo e la consacrazione alla classe operaia alla Borletti, nella FIM e nelle ACLI, di cui fu militante totale. Per cui quella terra piegata dal terremoto del 24 agosto possiamo dire che le Acli di Milano la conoscono, perché conoscevano lei, i giudizi che dava senza giri di parole, l’amicizia che concedeva senza tanti fronzoli e le inimicizie sbattute in faccia soprattutto a quelli che si dicevano cristiani e che si scandalizzavano a sentire quali erano le reali condizioni degli operai – e soprattutto delle operaie – in fabbrica, al di là delle oleografie zuccherose. Le Acli di Rieti, rappresentate dal vice presidente, Giuseppe Capitani, hanno accettato con gratitudine la donazione. I fondi saranno utilizzati, in accordo con il Comune di Amatrice, per uno scopo utile e conforme alla vita vissuta dalla Plini. Sarà cura delle Acli di Rieti comunicare alle Acli di Milano l’utilizzo della donazione. Foto: ACLI ©