Npc, stagione finita tra emozioni e la mancanza di un vero leader / IL BILANCIO

(di Roberto Pentuzzi) Stagione chiusa prima di tutti gli altri per la Npc Rieti, visto l’anticipo di ieri sera perso a Latina, con l’obiettivo del presidente Giuseppe Cattani di fare 2 punti in più dello scorso anno, fallito, 26 come il precedente, ma con una salvezza importante che regalerà ai reatini un altro torneo di serie A2.

Il campionato che si è appena concluso ha trasmesso diverse emozioni: entusiasmo, soprattutto all’inizio quando la squadra era considerata la vera sorpresa con punteggi alti e basket spettacolo, poi grande incertezza, quando sono arrivate le 6 sconfitte consecutive, subito dopo consapevolezza di potercela fare ed avere gran potenziale, con sei vittorie di fila. Amarezza è la sensazione che più volte è stata riportata dall’allenatore, da atleti e dirigenti della squadra amarantoceleste, dopo ogni sconfitta, ma direi che la sensazione più spiacevole è il rammarico di non essere riusciti troppe volte a portare a casa 2 punti, che, sommati uno dopo l’altro, avrebbero concesso a questa squadra i play off e forse anche qualcosa di più.

Nelle ultime dichiarazioni di coach Luciano Nunzi c’è la perfetta sintesi del nostro stesso pensiero. “Gli ultimi tre minuti della partita di ieri sera sono lo specchio di quello che siamo stati durante tutto il campionato. Abbiamo avuto dei picchi elevati sia di qualità che di attenzione e momenti in cui invece, come negli ultimi tre minuti, non abbiamo avuto la lucidità in attacco per concretizzare certe situazioni che avevamo costruito. Questa è la squadra che siamo stati tutto l’anno”.

In poche parole è mancato il vero leader che, nei momenti topici delle tante partite perse, avrebbe dovuto prendere la squadra per mano e condurla alla vittoria, il giocatore che gestisce palloni importanti o fa il canestro della vittoria,  dal quale probabilmente questa Npc dovrebbe ripartire per la prossima stagione. Foto (archivio) RietiLife ©

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