Parla coach Luciano Nunzi dopo il k.o. del derby di Roma che rischia di compromettere il sogno-playoff della Npc Rieti. “Non rispondo a nessuna domanda che riguardi l’arbitraggio, la partita l’avete vista tutti, credo che non serva spendere neanche una parola su questo. Chiedo scusa a tutti i tifosi venuti qui perché comunque alla fine ho sbagliato io, però dopo aver sopportato certe cose, penso che possa capitare di perdere la pazienza”.
“Peccato per il terzo quarto perché avevamo giocato una partita molto intelligente nel primo tempo, nel terzo quarto ci dovevamo aspettare che Roma cercasse di rimettere la partita su certi binari che sapevamo poteva utilizzare. Loro sono stati bravi a farlo e noi purtroppo abbiamo un po’ cominciato a giocare da soli, uno contro uno contro la loro pressione difensiva, non passandoci più la palla con loro che sono stati molto bravi ad attaccarci e a passarsi il pallone. Credo che il numero degli assist nel terzo quarto sia abbastanza indicativo. A quel punto hanno cominciato a vedere il canestro grande grande, hanno cominciato a far canestro tutti e non abbiamo più avuto la forza di reagire”.
“Le partite a strappi sono anche un po’ la caratteristica delle loro partite, la cosa importante era quella: non demoralizzarsi nei momenti negativi e rimanere con la testa sulla partita. Questo nel primo tempo lo abbiamo fatto bene, poi nel terzo quarto questa cosa non è accaduta, Roma ha preso molta fiducia, ha saputo giocare una partita in cui l’intensità si è alzata tantissimo. Noi lì abbiamo cercato soluzioni individuali che non ci hanno premiato assolutamente. Era una partita in cui bisognava continuare a passarsi la palla, questa cosa un po’ l’abbiamo bypassata nel terzo quarto. Quando poi nella partita l’inerzia è girata non abbiamo più avuto più la forza e l’energia di rientrare. Mi dispiace perché è stato uno spettacolo meraviglioso, grazie a tutti i tifosi che ci hanno seguito così numerosi e con passione”.
Foto: Npc Rieti ©