(dallo stadio Manuzzi, Cesena) Signori, che bella la Serie B. La Spal perde, il Frosinone rischia di andare ko ma pareggia e allunga sui ferraresi. Così, in extremis, da cardiopalma. Federico Dionisi e il Frosinone sono sempre primi, adesso con un punto in più, a margine di una serata che sembrava finire nel peggiore dei modi.
All’Orogel stadium è 1-1 tra la capolista e i bianconeri, in bilico tra la salvezza diretta e gli inferi dei playout. Vantaggio del Cesena, che ha tanta voglia di fare “burdel” – come dicono a casa della piada – di salvarsi, di scappare dalla zona che puzza di Lega Pro. Poi, nel finale, la beffa per i padroni di casa e la dolcissima rete di Mokulu, cui poco prima era stato negato un rigore nettissimo ed evidente. Un salto per tutta la squadra di Marino, per i tifosi in trasferta e pure per gli appassionati collegati da casa. Un po’ meno di gioia per i 12mila allo stadio, quasi tutti tifosi bianconeri.
In vetta, qualche ora prima la Spal ad Avellino si era arresa alla fame dei lupi irpini (per 1-0). Ferraresi senza il reatino Bonifazi, ai box. E ora distanti un punto in più dai ciociari. Nel giorno del possibile aggancio e sorpasso, il gap (minimo) invece aumenta.
Una B che fa scintille e racconta una favola bella, da fiato sospeso fino al triplice fischio della stagione, in cui i topolini diventano cavalli bianchi e le zucche sono carrozze dorate trascinano tutta Italia in un turbillon di emozioni; la trama della 33esima di B si potrebbe dir già svelata di venerdì, ma rimane ricco il menù di un turno che deve aggiustare le piazze playoff e salvezza.
Al Manuzzi un primo tempo di forte marca bianconera, tanto che al 20′ è proprio il Cesena a festeggiare. E come nelle più classiche delle storie da raccontare, segna l’ex: Cocco s’imbuca e fredda Bardi, lasciando il Frosinone sempre più imballato. Sono i tiri di Dionisi a riaccendere un po’ gli ospiti, che forse accusano l’obbligo alla vittoria che nessuno ha proferito, dettato dalla vittoria dell’Avellino sulla Spal seconda in classifica. Al 33′ una cannonata del bomber cantaliciano viene neutralizzata da Agliardi, che deve mettere un pezza anche sulla ribattuta di Soddimo. Dieci minuti dopo l’incursione di Dionisi è un cambio di direzione da far girare la testa a tutta la retroguardia romagnola, ma la potente conclusione si spegne sulle gambe dei difensori di casa. Dionisi da inizio gara accusa forse dei problemi muscolari che segnala alla panchina, poi incassa un fallo da Crimi non visto da Ros, il quale lascia correre nonostante Dionisi rimanga a terra.
Al ritorno in campo l’assolo cesenate viene tamponato meglio dai gialloblù; Dionisi, intorno al 10′, ha un pallone buono da spizzare a tu per tu con Agliardi ma il tocco non riesce. Il Cesena alza i ritmi, trova un bel paio d’imbucate senza fare bis. E mentre la squadra di casa pregusta la scorpacciata, ecco il pari, a recupero (4′) iniziato: palla da destra, Mokulu (appena entrato e poco prima inviperito per un rigore negato per un fallo di mano in area) trova il pari di testa. Difesa cesenate da rivedere, di certo non al rpimo gol incassato quando il tabellone del recupero è stato già alzato. Con il pari (1-1), a Frosinone, viene in parte sfatato un tabù: in B i leoni a Cesena non hanno mai vinto, incassando 10 gol e segnandone solo due.
Domani il resto della 33esima giornata, in cui c’è da tenere d’occhio la trasferta, non agevole, dell’Hellas a Trapani: i veronesi hanno la chance di agganciare la Spal al secondo posto, emntre dietro alla terza piazza c’è il vuoto fino al Perugia, ora a 48 punti.
Per il Frosinone saranno giorni di fuoco: già lunedì ecco l’Avellino che ha già reso la vita complicatissima alla Spal, in cui Bonifazi non ha giocato dopo esser stato toccato duro alla prima chiamata in Nazionale, ancor prima di poter giocare agli ordini del tecnico dell’Under 21 Di Biagio contro Polonia e Spagna.
Foto: Emiliano GRILLOTTI © stadio Manuzzi, Cesena (FC)