(di Christian Diociaiuti) L’Avezzano sbanca il Manlio Scopigno con un gol di Leto al minuto 90: vera “bestia nera” gli abruzzesi per il Rieti quest’anno. I reatini si dovettero arrendere ai biancoverdi per 3-1. Un ko che pesa come un macigno: significa vetta persa in favore dell’Arzachena che ora si gode il primato con il distacco di due punti. Un destino, dunque, che non è più solo nelle mani del Rieti, prima inseguito e ora inseguitore. Adesso serve un passo falso dell’Arzachena e serve stare al ritmo. Ma la gara con Avezzano potrebbe essere ricordata per la sua negatività. Ed è anche per questo che i tifosi sono insorti a fine gara, richiamando all’ordine la squadra.
Una gara giocata sottotono, specialmente nel primo tempo quando il Rieti al 15? subisce il gol di Padovani (colpo di testa dal secondo palo) e rischia di capitolare alla mezz’ora ancora su un’azione dell’attaccante biancoverde (Di Bari salva sulla linea). Nella ripresa il Rieti cambia marcia e al 49? pareggia con Lazazzera che ribadisce in rete un cross di Tiraferri dalla destra (1-1). Ristabilita la parità, la formazione di casa preme sull’acceleratore, crea molto, ma non trova il varco giusto per andare in gol.
Allora Paris getta nella mischia Marcheggiani che in mezz’ora colleziona almeno due nitide palle gol: prima si vede ribattere sulla linea da Lewandowski una girata di testa su corner di Demartis, poi colpisce il palo a portiere ormai battuto ed infine crea l’occasione giusta per il tap-in di Tiraferri, ma l’estremo difensore abruzzese si supera prima su di lui, poi su Demartis. E nel finale, assalto all’arma bianca: fuori Biondi, dentro Dieme, quattro punte in campo, ma a trovare il gol è l’Avezzano che con Leto tutto solo in area sigla la rete del definitivo 2-1.
In sala stampa il presidente Riccardo Curci, visibilmente contrariato, commenta così la partita e la questione del sale sparso in tribuna centrale prima della partita, non si sa bene da chi (il perché sarebbe la scaramanzia, non c’è altra spiegazione). Sale che non sembra esser la prima volta protagonista del pre-gara amarantoceleste. Un gesto scaramantico a tratti stucchevole se si pensa agli obiettivi e alla forza di questa squadra.
“Basta con queste sciocchezze – dice Curci – Se nella vita i problemi si potessero risolvere gettando sale ovunque, ne avremmo le tasche piene ogni giorno. Al di là di questo, mi scuso con i giornalisti presenti in tribuna stampa se questo episodio possa aver causato disguidi, condanno apertamente chiunque si sia reso protagonista dell’episodio qualora facesse parte della società, ma sulla partita dico che come all’andata, abbiamo regalato un tempo all’Avezzano e nonostante l’avvio della ripresa, non è bastato per vincere. Ora si fa dura, ma è la terza partita che perdiamo dall’inizio del girone di ritorno: troppi punti persi per strada, nonostante una squadra costruita per vincere. Sono sicuro che i ragazzi non molleranno e fino alla fine ci proveranno, ma ora non dipende più da noi: se l’Arzachena non sbaglierà almeno una partita, diventerà tutto inutile”.
Poi è la volta di Fabrizio Paris che analizza i 90? e cerca di rispondere anche alle critiche dei tifosi che a fine partita hanno voluto confrontarsi con la squadra con toni piuttosto civili: “Chiedo scusa io per la squadra – dice il tecnico – capisco la delusione dei tifosi perchè ci mettono sempre passione e trasporto. Sulla questione delle cene infrasettimanali – dice Paris, a cui viene riferito che i tifosi a fine gara hanno segnalato troppe distrazioni della squadra – non credo che sia quello il motivo che può generare una sconfitta: in tutte le squadre è solito riunirsi durante la settimana per fare gruppo e condividere anche un momento di mondanità. Se oggi abbiamo perso, la causa è da ricercare altrove: nel primo tempo arrivavamo sempre secondi sul pallone, non riuscivamo a fare quello che ci eravamo prefissati durante la settimana. Nella ripresa decisamente meglio e il gol del pareggio ci ha restituito fiducia in noi stessi. L’Avezzano ha giocato una partita accorta ed ha trovato il gol su un calcio da fermo ed una ripartenza. È dura da digerire – conclude Paris – quest’anno loro si sono rivelati la nostra bestia nera, ma non è ancora deciso nulla, il campionato è ancora aperto e dobbiamo continuare a crederci”.
Domenica il derby a Civita Castellana con la Flaminia. Non ci sarà Belvisi che in uno scontro fortuito di gioco si è rotto il setto nasale. Foto: Gianluca VANNICELLI / Agenzia PRIMO PIANO ©