(di Paolo Giomi) Per qualcuno la notizia era nell’aria ormai da tempo. Per molti, invece, quello reso pubblico qualche ora fa è un autentico fulmine a ciel sereno. Davide Basilicata lascia Fratelli d’Italia e il centrodestra, almeno per quanto riguarda l’iscrizione formale al partito al quale aderì sin dal primo giorno, in continuità con un pensiero e una militanza da sempre attive nella destra prima e nel centro-destra poi.
Il 34enne sindaco di Fara Sabina non rinnova la tessera di partito, al termine di una riflessione che lui stesso definisce “lunga e non semplice”. “La scelta – scrive Basilicata in un lungo post pubblicato su Facebook – è dovuta alla mia gente e alla mia squadra. Ho deciso che era il momento di fare un passo avanti e salutare la bandiera di un partito, Fratelli d’Italia, per scegliere solo quella della mia Fara, della mia provincia di Rieti, della mia regione e dell’Italia. Con gli anni e l’esperienza acquisita nel tempo, sono giunto alla conclusione che la storia politica di ognuno di noi rappresenti un bagaglio prezioso ed essenziale, da valorizzare, accrescere e potenziare attraverso il continuo confronto, usando i propri principi come guida più che come un peso ingombrante e involutivo, ed il lungo periodo di impegno e militanza nella comunità politica di FdI ha rappresentato e lo è tuttora, un pezzo importante di questo bagaglio, che mi ha arricchito come persona e come primo cittadino. Per questo motivo voglio ringraziare tutti gli amici ed i collaboratori che hanno accompagnato il mio progetto, i cui legami vanno oltre una tessera, ed in particolare Fabio (Rampelli) e Giorgia (Meloni), per tutto quello che abbiamo condiviso insieme, e per la vicinanza ed il sostegno che mi hanno sempre dimostrato. Per voi ci sarò sempre, e sono certo che ci troveremo ancora insieme in un unico grande partito dove tutte le anime possano convivere nel rispetto di regole condivise. Non sarà un pensiero unico ed imposto la nostra forza . prosegue il sindaco di Fara Sabina – ma la pluralità, laici, cattolici, riformisti, conservatori, europeisti e sovranisti, perché è solo così che il centrodestra potrà ritornare davvero a guidare il paese. Se, continueranno a prevalere interessi di bottega e divisioni, la nostra area politica sarà destinata a estinguersi, comportando da una parte l’astensione, e dall’altra elettori che non rispecchiandosi più in noi, propenderanno per un Pd sempre più centrista, o per la linea del M5S, che è riuscito a guadagnarsi la simpatia di molti, ed a cui non si può negare la freschezza ed il fascino del programma politico proposto, in contrasto con la vecchia classe. Sotto il profilo personale, sono orgoglioso del cammino fatto assieme ai miei concittadini, che si sono fidati di me, dandomi l’onere per ben due volte, di guidare la nostra bellissima e amata città sulla strada del futuro. Ogni rotta, ogni ostacolo e sfida vinta, ha portato con sé un percorso di continuo arricchimento, maturazione e crescita, sia sotto il profilo individuale che politico. Dobbiamo ripartire dal basso, perché il governo è del popolo ed anche se così non è sempre stato, è giusto che adesso siano i cittadini a riprendere le redini, scegliendo loro stessi i leader, i parlamentari ed i consiglieri regionali, attraverso le primarie o qualsiasi altra valida soluzione . Nella speranza che tutto ciò avvenga, il mio obiettivo prioritario sarà quello di far crescere la comunità dei cittadini della nostra città, del nostro territorio, del nostro Lazio e della nostra straordinaria Italia”.
E adesso cosa succederà nel secondo Comune della Provincia? Niente, dal punto di vista amministrativo, tanto forte è la maggioranza conquistata da Basilicata e dal centrodestra alle elezioni del 2016. Sul piano politico, invece, cambia molto. Per non dire tutto. Perché l’addio di Basilicata apre un mondo intero in vista delle prossime amministrative, e di una successione politica quanto mai delicata e incerta, visto che per legge Basilicata non potrà guidare la coalizione nel 2021. Lo si legge già nel commento telegrafico del coordinatore comunale di Fratelli D’Italia, Marco Marinangeli: “Ringrazio Davide Basilicata per tutto l’impegno e per la dedizione mostrata in questi anni all’interno del partito, che hanno permesso a Fratelli d’Italia di raggiungere straordinari risultati, sia a Fara che in tutta la provincia di Rieti, in termini di voti e di peso politico. Non posso che accettare, anche se con profondo rammarico, la sua decisione di uscire dal partito, ma Fratelli d’Italia c’è a Fara come in provincia e continueremo il nostro percorso”. Lui, che nella lotta alla successione è parte quanto mai attiva, assieme al coordinatore farense di Forza Italia Antonino “Tony” La Torre e alla vicesindaca Roberta Cuneo, che in molti vedono come “outsider” stra favorita per la candidatura nel 2021. Manca ancora una vita, ma la partita per il dopo-Basilicata, a Fara Sabina, sembra già essere iniziata. Foto (archivio) RietiLife ©