Prosegue l’azione della Asl di Rieti per la identificazione e tracciatura degli animali da compagnia. Tante le iniziative nel cratere del Sisma grazie alla collaborazione tra istituzioni e volontari.
Dal terremoto del 24 agosto molti animali d’affezione sono stati separati dai loro proprietari e molti cani e gatti liberi si sono ritrovati tra i rischi delle macerie senza avere più chi li accudisce. La Regione Lazio e la ASL di Rieti si sono attivate sin dalle primissime ore per favorire il ricongiungimento degli animali dispersi con i proprietari, accogliendo la richiesta dei volontari che dal primo momento operano nel ‘cratere’.
Questa collaborazione tra Istituzioni e Volontariato nel corso dei mesi si è ulteriormente sviluppata; è stato avviato un modello di cooperazione che ha coinvolto: Regione (Direzione Salute e politiche sociali), ASL di Rieti, Gruppo Carabinieri Forestale di Rieti, le Associazioni Animalisti italiani, Il Guardiano dell’ombra, LAV, Lega Nazionale Difesa del cane, OIPA, WWF. In corso d’opera si è aggiunto il contributo dell’Ordine dei Medici Veterinari di Rieti che ha dato la disponibilità dei propri iscritti a titolo volontario per gli interventi sul territorio.
Due i principi che hanno guidato l’azione della Regione: salvare gli animali e mantenerli legati al proprio habitat. Per questo si è scelto un percorso più faticoso, ma più rispettoso delle richieste della Comunità locale. Ogni gatto o cane recuperato dai volontari è stato sottoposto all’impianto del microchip, identificato come appartenente al Comune e affidato a privati o associazioni con domicili perfettamente tracciati: In questo senso, gli animali potranno sempre essere riportati ai loro luoghi quando qualcuno potrà accudirli. Per altri, potrà essere intrapresa la strada dell’adozione. È importante che la messa in sicurezza degli animali non sia percepita come una indebita e violenta sottrazione degli animali alla loro comunità.
In ogni caso, è vietato per legge prelevare cani vaganti senza informare le Autorità e la ASL di Rieti che provvedono ad identificare il cane e tracciarne l’affidamento; così come la L.R. 34/1997 vieta lo spostamento dei gatti dal loro habitat (art. 11). Dove questo si è reso necessario per le condizioni degli animali o per i rischi connessi all’ambiente trasformato dal sisma, i soccorritori hanno sempre tracciato gli spostamenti per consentire una successiva re-immissione sul territorio o la regolare adozione. Contemporaneamente le squadre dei volontari, suddivise per aree, verificano i casi in cui gli animali possono rimanere sul territorio, perché lontani dalle aree a rischio e regolarmente accuditi da abitanti del posto o volontari. In questi casi, si prelevano solo gli animali più piccoli o debilitati.
Tante le iniziative che in questi mesi sono state avviate dalla Regione Lazio; dall’Azienda Sanitaria Locale in collaborazione con alcune Associazioni di Volontariato. Dallo scorso 20 febbraio fino al 5 marzo, gli abitanti di Accumoli, Amatrice e Cittareale potranno tutelare i propri gatti, prenotando al numero LAV Area animali familiari 3283746278 l’intervento veterinario gratuito presso il Campo a Cittareale (Località Pallottini, Via Salaria Km 136) accanto ai Vigili del Fuoco. Le associazioni animaliste procederanno anche per i gatti liberi. Sarà effettuata anche una distribuzione straordinaria di cibo e attrezzature donate da tutta Italia per cani e gatti. Il Campo è realizzato e gestito da LAV in collaborazione con Regione Lazio, Azienda Sanitaria Locale, Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Rieti ed alcune Associazioni animalisti italiani.
L’Azienda Sanitaria Locale ricorda inoltre che, per sterilizzazione e microchip gratuiti di cani dei Comuni terremotati è necessario contattare l’ASL di Rieti (0746 201704). Per foto e informazioni sugli animali smarriti per il sisma cliccare qui. La ASL di Rieti ricorda inoltre che cani e gatti sono tutelati dalla Legge nazionale 281/1991 e dalla legge regionale 34/1997. Tutti gli animali sono tutelati dagli articoli 544 bis, 544 ter e 727 del Codice penale. Foto (archivio) RietiLife ©