(da calcioa5anteprima) Il patron sabino Roberto Pietropaoli avrebbe incontrato l’amministratore delegato della Ternana, Raffaele Basile: sarebbero state gettate le basi per trasferire la Serie A nel limitrofo capoluogo umbro per dare vita ad un nuovo e più emozionante progetto sportivo
Gli scenari del calcio a cinque nazionale potrebbero regalare importanti e significative novità per la prossima stagione sportiva, specificatamente per un’area che negli ultimi mesi è tristemente balzata alla cronaca per gli eventi tellurici che hanno portato distruzione e una profonda mutazione del vivere quotidiano. Rieti, che è diventato un po’ il centro di coordinamento dell’emergenza sismica, potrebbe diventare anche il centro di un altro evento che di sismico avrebbe solamente contorni comparativi, ma che comunque rischia di provocare un vero e proprio sussulto nella geografia del futsal.
Nella giornata di oggi, infatti, a Rieti ci sarebbe un incontro destinato ad essere la base di partenza di un nuovo progetto agonistico che non avrà più il capoluogo della Sabina come punto di riferimento, bensì Terni. Cosa è accaduto? Roberto Pietropaoli, indiscusso patron del club amarantoceleste vice-campione d’Italia (e ci poniamo l’accento!), avrebbe ricevuto nel suo ufficio cittadino Raffaele Basile, amministratore delegato della Ternana Femminile, accompagnato nell’occasione dal direttore generale Damiano Basile. Il colloquio sarebbe stato imperniato sulla possibilità di partorire un progetto comune che possa riportare in auge il nome di Terni tra le piazze del grande futsal, scuotendo la sensibilità delle centinaia di appassionati ternani che vivono di calcio a cinque femminile, sostenendo puntualmente e calorosamente le Ferelle di mister Pellegrini.
Ebbene, il Real Rieti, già alla fine di questa stagione, dovrebbe traslocare nella vicina Terni, spostando tanto la sede legale quanto quella di gioco, condizioni contemplate dalle Carte Federali trattandosi di territori viciniori e province confinanti. Quindi, la Serie A si trasferirebbe a Terni con un prevedibile incremento, ma sostanziale, di appassionati che tornerebbero a vivere, a un decennio di distanza, le gesta dei campioni del futsal (ricordiamo la CLT, fucina di giocatori che vanno da Bessa a Follador, da De Carvalho a Calderolli fino a Valerio Barigelli), con la ”Di Vittorio” che recupererebbe il suo ruolo di ombelico del calcio a cinque.
Lo stesso impianto, stanti i problemi che sono sorti attorno alla realizzazione del PalaFere, verosimilmente verrebbe adeguato, senza escluderne un completo ammodernamento strutturale per farlo viaggiare parallelamente con un progetto sportivo che sarebbe di impatto tutt’altro che relativo per la Terni sportiva.
Rieti, insomma, dopo aver conosciuto momenti gloriosi, con il Real arrivato ad un passo dallo scudetto e capace di sfiorare l’accesso alla Final Four di Futsal Cup, giungendo alle spalle del Kairat nel gruppo di Almaty, adesso rischia di perdere quella che è stata la disciplina che più di ogni altra, nell’ultimo decennio, ha elevato lo sport sabino agli onori della cronaca, mettendo in discussione lo strapotere della pallacanestro, cui però viene rivolto quell’affetto che giustamente il calcio a cinque ha dimostrato di meritare a suon di risultati, ma che i dati di affluenza di questa stagione alle partite casalinghe avrebbero sconfessato clamorosamente pur stando alla presenza della squadra vice-campione d’Italia.
La strada sembrerebbe essere già stata tracciata dai protagonisti: bisogna solamente capire quanto potrebbe pesare l’effetto deflagratorio di questa bomba che potrebbe privare la città reatina di quello spettacolo che solo il Real ha saputo offrire in questi ultimi (seppur tormentati) anni. (cas.) Foto (archivio) RietiLife ©