Il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi “spegne” per tre giorni Tele Radio Amatrice e si chiude anche lui in un “silenzio stampa”, al termine del quale, dice lo stesso Pirozzi, potrebbe addirittura mollare l’incarico, o svolgere la cosiddetta “ordinaria amministrazione“. E’ un messaggio shock, per certi versi, quello che il primo cittadino del borgo devastato dal terremoto del 24 agosto, e dove ancora una volta, questa mattina, la terra ha tremato forte, lascia nell’ultima comunicazione ufficiale dell’emittente cittadina.
Un duro attacco alla sua stessa comunità, accusata di “pensare solo ed esclusivamente all’io anziché al noi”. “Ho l’impressione che si sia perso il punto di vista di partenza – tuona Pirozzi via radio – c’è chi si e’ sentito protagonista per un giorno, non capendo che la tv molto spesso sfrutta le situazioni, c’e’ chi ha dimenticato tante cose, pensando solo alla roba piuttosto che alle perdite che questo territorio ha avuto”.
La parola “roba” torna più’ volte nel discorso di Pirozzi, che punta il dito contro i cittadini di Amatrice proprio perché, a suo dire, la ricerca delle perdite materiali subite avrebbe superato il valore delle perdite umane, che ad Amatrice sono state la quasi totalita’ delle vittime del terremoto del 24 agosto. “Ho sentito persone che hanno lamentato perdite materiali – prosegue Pirozzi – ma mai nessuno che si è sentito fortunato perché vivo. Se questa comunità ha deciso di andare avanti ‘a roba’ allora il sindaco ideale per questa comunità non e’ Sergio Pirozzi, che con la morte nel cuore ha combattuto in questi mesi per questo territorio, mettendoci la faccia quando le cose andavano, male, sbattendo i pugni, urlando e facendo tutto quanto e’ nelle sue possibilità.
“I cittadini ossessionati dalla ricerca delle cose che non ci sono più hanno perso di vista quello che e’ realmente successo – prosegue Pirozzi – usufruendo, perché’ anche questo e’ bene dirlo, in maniera incredibile degli aiuti di tutti gli italiani. Queste cose mi fanno capire che la comunità di Amatrice ha smarrito il filo. Da qui la decisione di spegnere la radio per tre giorni, e con essa ogni azione e comunicazione che non rientri nell’ordinaria amministrazione: “Per tre giorni il sindaco spegne la radio e farà’ tre giorni di ‘lutto’. Mi riservo di capire se questa comunità sara’ in grado di avere un futuro che non sia solo quello del recupero della ‘roba’, ma della preservazione di quello spirito di appartenenza e dall’aiuto reciproco che erano proprie di questo territorio. Mi prendo tre giorni, faro’ quello che va fatto nei tempi di lavoro, ma nel tempo restante mi riapproprierò della mia vita. Dopo questa pausa di riflessione, se avrò’ tempo, spazio e voglia, tornerò ad occuparmi h 24 di questo territorio, e se la Madonna di Filetta lo vorrà torneremo a sentirci di nuovo”. (fonte: AGI) Foto (archivio) RietiLife ©
È dai tempi della foresta che lotti contro tutto quello che c’è di marcio intorno a te Sei sempre stato un esempio per molte persone, (me compreso ) adesso ti senti solo come immezzo ai lupi ma so che sei un gladiatore e non puoi mollare così vorrei vederti raggiungere quella pace nel cuore che dal quel giorno non hai io sono con te come molti altri ..Non mollare non te lo meriti e non sei fatto così. Louis