Il presidente della Npc, Giuseppe Cattani, tramite la stampa scrive ai tifosi una lunga lettera nel delicato momento della sua squadra.
Sento il bisogno di scrivere queste parole perché credo che si sia entrati in un vortice di affermazioni, incomprensioni, malintesi, dicerie, malignità … che stanno alimentando in città un’atmosfera carica di negatività che non riesco proprio a digerire. Ricordiamoci tutti che stiamo parlando di sport!
Forse tutti gli accadimenti negativi, e non mi riferisco al basket, che si susseguono da tempo intorno a noi, ci hanno minato nella tranquillità psicologica che, in aggiunta ai problemi quotidiani di ognuno di noi, legati alla famiglia, al lavoro e alla salute, ed alcuni magari li hanno tutti e tre insieme, ci ha resi impazienti, irascibili e non rispettosi nei confronti degli altri.
Tutte le parti in causa, noi in primis e nessun escluso, si sentono depositarie della verità, travisando, amplificando in negativo e condannando, a prescindere, qualsiasi situazione o iniziativa venga fatta.
A chi giova tutto ciò? Ricordiamoci tutti che stiamo parlando di sport!
A livello sportivo, dopo sei sconfitte consecutive, non abbiamo scusanti e neanche le cerchiamo, accettando le giuste “vagonate di merda” che meritiamo. Limitiamoci però alla sfera sportiva, senza entrare in quella privata di ciascun protagonista, rispettando le persone per quelle che sono, simpatiche o antipatiche, con pregi e difetti, come ogni essere umano è.
Ricordiamoci tutti che stiamo parlando di sport!
Vorrei chiarire e precisare, ma non debbo convincere nessuno, alcuni aspetti sulle decisioni tecniche di questi ultimi tempi.
Non vorremmo passare per presuntuosi, perché non lo siamo di natura, ma tutti i componenti dello staff, i giocatori, l’allenatore ed il sottoscritto, crediamo fermamente di poterci tirare fuori da questa brutta situazione ed ottenere la salvezza quanto prima. Non so quando e dove, ma siamo convinti che continuando a lavorare forte, e tutti uniti, ci riusciremo. Pertanto la figura di Luciano Nunzi non è in discussione perché è il secondo a crederci, il primo sono io.
Innegabile che abbiamo problemi da risolvere, altrimenti non si sarebbe creata questa situazione, e faremo in modo di risolverli oppure portarli al minimo, per limitarne la pericolosità, con il lavoro quotidiano, in palestra e fuori, come sempre fatto.
Andremo a Scafati a giocarci la nostra partita, sperando di vincerla e se non dovesse accadere, penseremo alla prossima e poi a quella successiva e all’altra ancora, tutti insieme e sempre più incazzati, ma ancora più uniti. Questo è quello che abbiamo deciso e che riteniamo possa condurci in porto.
Io ci credo! Noi ci crediamo! Poi, a fine anno, se dovessimo aver sbagliato valutazioni, sarò sicuramente quello che ci rimetterà di più, in tutti i sensi, ed il primo a chiedere scusa ai tutti.
Ricordiamoci tutti che stiamo parlando di sport!
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti come è sempre stato e se abbiamo sbagliato, involontariamente e in buona fede, in qualche nostro comportamento o scelta, si sappia che è stato fatto in totale buona fede e non per far torto o dispetto a qualcuno. Spero la gente capisca e rispetti, anche non condividendole, le nostre scelte e ci possa aiutare a raggiungere l’obbiettivo, remando insieme a noi, come sempre fatto in questi anni.
A fine stagione faremo il punto, ma fino ad allora proviamo tutti a passare sopra alle incomprensioni, antipatie e ai rancori personali che in questi ultimi tempi hanno generato questa brutta atmosfera. Colpa nostra senza dubbio, con sei sconfitte consecutive dobbiamo fare solo “mea culpa”, non abbiamo e ripeto, non vogliamo, trovare alibi. Ci mancherebbe altro.
Per tutto ciò chiedo solo di provare a ricompattarci, affermando con forza e confermando che noi ce la metteremo tutta. Noi ci crediamo e speriamo di trasmettere questa positività anche ai tifosi per arrivare insieme al traguardo.
Proviamo ad abbassare i toni, facciamo un passo indietro tutti, resettiamoci e ripartiamo insieme. Ricordiamoci tutti che stiamo parlando di sport!
Peppe Cattani
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