“Sono stato il primo ad auspicare di ritornare al dialogo, subito dopo gli esposti e le minacce di querele”. Lo afferma il candidato sindaco Paolo Fosso, commentando lo scontro in città in merito alla situazione dell’edilizia scolastica.
“Leggo adesso nel richiamo del Pd finalmente l’invito ad evitare ‘inutili prove di forza e ritrovare l’atteggiamento costruttivo, la forza e il coraggio’. È evidente come questo richiamo sia rivolto in primis al Sindaco, che ci spiace non sia tornato indietro dagli annunci di querela, come invece fatto dal Presidente della Provincia. Il Pd parla poi di ‘dimostrazione di carenza di idee’ riguardo il tentativo di alcuni genitori di portare la questione alla tv nazionale. Credo che se ci sia bisogno di ‘idee”’queste possano sì arrivare dai genitori ma dobbiamo pretenderle dalla Amministrazione”
“Torniamo dunque al confronto – aggiunge Fosso – valutiamo ad esempio tutti insieme con senso di comunità la fattibilità di quanto ufficialmente comunicato dal Sindaco più di due mesi fa. Mi riferisco alla ‘scuola di servizio’ che la Fondazione Varrone (di certo interpellata) avrebbe potuto ‘costruire in poco tempo’ e la ‘idea da coltivare di mettere in vendita le aree dove sorgono le scuole, spesso al centro dei quartieri di riferimento, per avere in cambio dall’acquirente strutture scolastiche moderne in altri siti’. Non abbiamo notizia del seguito dato. In attesa di vedere concretata la proposta immediata, per il futuro sono disposto a fare mia l’idea, a più lungo termine, dello scambio; questo naturalmente a seguito di un confronto e dibattito degli effetti sul tessuto sociale della città che auspico parta da subito. Dobbiamo infatti tornare al confronto ed alle proposte per uscire, tutti, dal rischio di una campagna elettorale solo avvitata sull’emergenza, con colpi bassi ed accuse gratuite, come è stato in questi giorni”
“È urgente tornare a parlare della città nel suo complesso con un confronto civile, aperto e disteso. Permettiamo di assistere, nei sopralluoghi ufficiali condotti dai tecnici degli enti preposti, a dei tecnici di fiducia dei Comitati, che possano riportare ad una visione condivisa, magari anche per quanto già analizzato. Per fare questo, si deve superare questa fase di tensione emotiva fra parte dei cittadini e i rappresentanti delle istituzioni. Non sono utili a questo scopo sterili polemiche di alcuni settori dell’opposizione, tendenti solo ad inasprire la contrapposizione politica senza dare contributi alla soluzione del problema. Deve essere chiaro – conclude Paolo Fosso – che, pur muovendo ciascuno dalle proprie posizioni di partenza, tutti abbiamo lo stesso obiettivo”. Foto (archivio) RietiLife ©