(r.l.) “Basta con le chiacchiere che ci ha propinato la sinistra in questi quattro anni, l’eventualità di una mia candidatura sarà un ritorno all’efficienza”, così Antonio Cicchetti stamattina alla conferenza stampa di presentazione del sondaggio svolto dalla Tecnè su un campione di mille famiglie reatine commissionato dal giornalista del Tg5 Paolo Di Lorenzo per sondare i candidati più graditi dell’area centrodestra. Il sondaggio ha interrogato gli interpellati sulla qualità della vita e gli scenari sociali e politici a Rieti.
Cicchetti non ha risparmiato critiche alla giunta Petrangeli ed a tutte le istituzioni capeggiate da coalizioni di centrosinistra sferrando pesanti frecciate anche alla malagestione dell’emergenza del dopo sisma.
L’ex sindaco ha ventilato più volte l’eventualità di una sua candidatura che probabilmente sarà la sua ultima esperienza politica e ha dichiarato che tutte le riserve sulla candidatura saranno sciolte tra pochi giorni prendendo atto dei risultati del sondaggio.
Numeri che in effetti lo collocano al primo posto tra i partecipanti, tutti di area centrodestra, ma i dati non sembrano così rassicuranti: alla domanda su una possibile candidatura di Cicchetti, il 14% la giudica eccellente, il 25,8% buona, il 27.5% insufficiente, il 22.4% pessima e il 10.3% è senza opinione o non lo conosce. Dunque soltanto il 40%, stando al sondaggio, ritiene positiva la sua candidatura.
Stando a quanto riferito da Di Lorenzo, sorprende anche il dato assegnato al Movimento 5 Stelle che a oggi, senza che sia emersa una candidatura e senza che i cinquestelle abbiano presentato un programma per la città, sarebbe tra il 15 e il 18%. È la vera mina vagante delle elezioni per il nuovo sindaco di Rieti.
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