Per il CAI Amatrice non è stato un pranzo qualunque quello del 18 dicembre scorso. Al Trasanna Club di Retrosi, luogo strategico durante le concitate ore del sisma del 24 agosto, si sono ritrovati tutti i soci della sezione per trascorrere insieme una giornata dall’alto valore simbolico.
Infatti, si è trattato del primo pranzo degli auguri di natale dopo i violenti terremoti che hanno raso al suolo uno tra i più bei borghi d’Italia. Nonostante la maggioranza dei soci viva temporaneamente fuori Amatrice, nessuno è voluto mancare all’appuntamento raggiungendo la Città da L’Aquila, Roma, Rieti, San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno. Trascorrere una giornata con gli amici di sempre in un territorio che si è imparato ad amare fin da piccoli non ha prezzo, non si avverte la fatica di un viaggio nel quale convivono contrastanti emozioni: felicità all’andata e preponderante nostalgia al rientro. Un senso di malinconia che si è percepito anche durante il pranzo: l’assenza di Andrea, Emanuele, Caterina, Rocco si è fatta sentire ma il ricordo di questi eroi della sezione sarà sempre vivo e guiderà tutti i soci tra i sentieri dei Monti della Laga. Tuttavia si deve guardare al futuro, pensare alla ricostruzione, organizzare nuove attività sezionali: il pranzo degli auguri è stata una di queste!
Toccante l’intervento del presidente sezionale Marco Salvetta che ha ricordato i soci scomparsi ma anche parlato di ricostruzione e futuro. Infatti il pranzo degli auguri di natale è da sempre un momento per tirare le somme dell’anno trascorso e delineare la strada per il futuro: quest’anno più che mai. “I progetti che erano in programma prima del sisma saranno sviluppati e portati a termine” ha spiegato Salvetta precisando che “adesso, ancor di più, si deve lavorare assieme per la ricostruzione del paese e per la sezione. Il nostro è un gruppo forte e coeso e l’intercomunicazione tra i diversi settori del CAI Amatrice è un valore aggiunto che ci ha permesso e ci permetterà di andare avanti”. Insomma una sezione che non si ferma, che vuole volare alto, essere un punto di riferimento per la nuova Amatrice. Tra le tante novità annunciate dal Presidente l’arrivo a breve di una nuova sede. Il consorzio “Terre Amatriciane” donerà un container per permettere alla sezione di continuare a svolgere la propria attività. Inoltre verranno acquistate una palestra di arrampicata mobile e due joilette che permetteranno ai disabili di frequentare gli straordinari sentieri dei Monti della Laga. E poi è stata presentata in anteprima la nuova carta dei sentieri amatriciani. La novella edizione comprenderà non soltanto i percorsi bassi, già indicati nella precedente, ma anche quelli per raggiungere le vette dei monti. 350 sentieri segnati frutto del lavoro dei soci Fortunato Demofonte, Paolo Plini e Francesco Clemente. Una parte rilevante della relazione ha riguardato il progetto della Casa della Montagna, un’opera di rilevanza nazionale che verrà interamente finanziata dal CAI e realizzata ad Amatrice. La struttura fungerà non solo da sede sezionale ma anche da biblioteca, sala convegni e centro studi.
Il presidente regionale CAI Lazio Fabio Desideri, anch’esso presente a Retrosi, ha sottolineato quanto la sezione amatriciana sia coesa, operativa e pronta per affrontare le notevoli sfide che nei prossimi tempi la impegneranno duramente. Infine il capostazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino di Rieti, Alessandro Mazzilli, ha consegnato ai membri della squadra di Amatrice l’attestazione della qualifica di Operatore di Soccorso Alpino rilasciata dagli istruttori della S.Na.Te. la Scuola Nazionale Tecnici.
A fine giornata è giunto a Retrosi anche babbo natale. Numerosi scatoloni, contenenti scarponcini da trekking, hanno occupato il cortile del Trasanna Club. La ditta Grisport ha voluto donare 752 paia di calzature alla popolazione amatriciana colpita dal sisma. Insomma un momento conviviale fondamentale per la sezione, una giornata dal sapore particolare che ha riunito tutti spingendo a guardare avanti dimenticando, almeno per un attimo, la tragedia del terremoto.
Foto: CAI ©