È l’amore il tema del Meeting dei Giovani che si tiene ad Amatrice dal 6 all’8 gennaio prossimi. “Solo l’amore”: per ribadire che questa esperienza è quella che fa la differenza sempre, in ogni situazione e dentro ogni condizionamento. Nella scorsa edizione intervenne Papa Francesco a sorprendere i ragazzi presenti e i reatini. Sarebbe stata la prima di tre visite nel Reatino.
La tre giorni organizzata dalla Chiesa di Rieti, e aperta ai giovani di tutta Italia, sarà di conseguenza una full immersion sull’amore a partire da quello che si respira nell’aria. Perché oggi la stessa idea dell’amore rischia di essere considerata un sogno impossibile. Non si concilia con le statistiche che affermano una tendenziale crescita degli individui isolati. I single, maschi o femmine che siano, sono la gran parte, mentre le famiglie vivono una decrescita infelice.
Di conseguenza, il primo giorno del Meeting si proverà a capire cosa sta accadendo all’immaginario sull’amore e perché pare correre il rischio di farsi deserto. Come scopre Erik Gandini nel suo film La teoria svedese dell’amore. Tutto nasce dal manifesto proposto dal parlamento svedese nel 1972: “La famiglia del futuro”. Il concetto è che ogni relazione umana autentica si basa sull’indipendenza: quella della donna dal marito, quella degli adolescenti dai genitori, quella degli anziani dai figli. L’indipendenza però limita i contatti e le interazioni: metà della popolazione si ritrova a vivere sola e sempre più donne diventano madri single con l’inseminazione artificiale. Così si scopre che anche quando è libera, sicura e protetta, la vita può rivelarsi insoddisfacente.
Si apre allora il problema da affrontare il secondo giorno: come fare dell’amore un progetto maturo e responsabile e non un’esperienza paralizzante e generica? Non è vero che basta inseguire i propri stati d’animo per sentirsi bene. Si cresce attraverso un percorso che rafforza e non debilita le nostre certezze relazionali. È qui che insieme al francescano Paul Iorio e alla conduttrice tv Lorella Cuccarini, si proverà a cogliere l’audacia delle opzioni del matrimonio, della famiglia, della verginità: proposte che, al giorno d’oggi, sembrerebbero non stare in piedi. E che invece si candidano a far andare avanti il mondo, perché è solo nella libertà con cui ci si consegna all’altro o a Dio che l’esistenza diventa piena e feconda.
Come a dire che la forza dell’amore è quella che spinge a guardare oltre l’immediatezza e a interrogarci sul domani. Questo il tentativo da condurre il terzo giorno, a partire da quello che è il nostro contesto: le macerie, le fatiche di oggi. Se ne parlerà con il conduttore tv e regista Pif e la scrittrice e giornalista Benedetta Tobagi.
Il Meeting è aperto ai giovani tra i 17 e i 35 anni. Non sarà una toccata e fuga, ma un’esperienza residenziale. Ci sarà una traccia, ma tutto andrà interpretato e irrobustito dai ragazzi. Le direzioni verso cui costruire sono tante, ma a dare una dimensione unitaria sarà il filo conduttore della Amoris Lætitia, un testo sull’amore e i rapporti umani rivolto da papa Francesco agli uomini e alle donne del tempo presente
Quest’anno al Meeting ci si iscrive esclusivamente on-line dalla pagina giovanirieti.it/iscrizione-mewe-2017. La partecipazione richiede un contributo di 50 euro, comprensivo di tutto. Le modalità di pagamento vengono specificate via email al momento dell’iscrizione.
Foto (archivio) RietiLife ©