La scossa di terremoto del 30 ottobre scorso sembra aver provocato più danni di quanto accertato in un primo tempo. E così ora tocca alla Regia Stazione di Granicoltura che ha sede a Campomoro essere evacuata in quanto i locali dichiarati inagibili dai tecnici della Dicomac.
L’istituto, che porta il nome del genetista Nazareno Strampelli – che proprio in quell’edificio ha condotto agli inizi del secolo scorso le famose selezioni dei grani – grazie ad un progetto del Miur e dell’Università della Tuscia, era stato riconvertito a centro di ricerca per la filiera olivicolo-olearia.
Un progetto concreto e già finanziato che però a causa dell’inagibilità resterà in sospeso in attesa di verificare meglio l’entità dei danni e gli interventi da realizzare per la messa in sicurezza antisismica. I preziosi manoscritti e i documenti sono stati trasferiti per ora all’Archivio di Stato. (da corrieredirieti.it)
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