Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, accompagnato dal commissario straordinario al terremoto Vasco Errani e al capo dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio, ha visitato la zona rossa di Amatrice, percorrendo a piedi corso Umberto, ormai liberato dalle macerie. “Si vede che la scossa di ottobre è stato un colpo durissimo – ha commentato al termine del sopralluogo – Ha devastato le Marche e l’Umbria mentre su questi paesi che erano stati già colpiti dal terremoto di agosto è stato un colpo finale. Sono polverizzati sia Accumoli che Amatrice. Ora si sta andando avanti sull’aspetto della pulizia delle macerie in modo che in pochi mesi si possa riavviare anche nei centri storici la ricostruzione. Anche per questo oggi – ha concluso il governatore – apriamo l’ufficio per la ricostruzione a Rieti”. Qui le parole di Zingaretti prima della visita in zona rossa.
Con Zingaretti anche Errani e Curcio. “Oggi la cosa più importante è la collaborazione e la qualità del lavoro, c’è un lavoro molto positivo. Il concetto che presentiamo ai cittadini è: stiamo rispettando gli impegni. Questa è la cosa importante perché le parole sono parole, ma le cose vere sono le risposte che riusciamo a dare ai cittadini”. Così il commissario straordinario al terremoto Vasco Errani, nel corso del sopralluogo ai cantieri delle casette per i terremotati di Amatrice. “Questa è una risposta concreta, nei tempi e in piena coerenza con gli impegni che abbiamo preso – ha aggiunto – Questo da speranza. Noi ricostruiremo se le comunità sono convinte che questo obiettivo è concreto. Abbiamo già avviato la ricostruzione per i danni lievi, non credo ci sia alle nostre spalle un terremoto che abbia avuto questi tempi. E’ importante quello che abbiamo fatto e quello che faremo sulle scuole. Tutto ciò che si fa è per confermare un impegno a cui non verremo mai meno – ha aggiunto Errani – si ricostruisce e lo si fa con qualità per dare un futuro a queste persone e a queste comunità. Ogni passo da conferma di questo. La nostra priorità sono le scuole e le imprese, perché una comunità come prospettiva deve avere due punti di riferimento: la scuola per i ragazzi e il lavoro. Noi adesso stiamo accelerando proprio per raggiungere questi due obiettivi. Dobbiamo fare le verifiche, la dimensione è enorme. Stiamo elaborando un nuovo meccanismo per le verifiche che presenteremo la prossima settimana. Sapete che prima si fanno le cose, e poi si dicono – ha proseguito – Riusciremo a dare anche da questo punto di vista un segnale innovativo per rendere ancora più concreto il processo di velocizzazione della ricostruzione”. A chi gli chiedeva quale fosse in questo momento la maggior criticità della macchina della ricostruzione, Errani ha risposto: “Il terremoto ha una vastità enorme, inedita per questo paese, e forse di questo non c’è ancora piena consapevolezza. La prima grande sfida è riuscire ad accelerare per fare tutte le verifiche e mettere in moto tutto il processo della ricostruzione”.
“Il sistema si è mobilitato nel suo complesso. Come sapete questa è una delle aree dove il Genio militare ha fatto l’urbanizzazione. Su altre aree stiamo procedendo, la Regione sta procedendo ma, al di là di chi lo fa, il concetto è che lo stiamo facendo insieme”. Lo ha detto il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio. “Ci saranno delle gare per completare l’urbanizzazione per poter andare avanti – ha aggiunto -?Credo che la cosa più importante sia rispondere con i fatti alle questioni. Noi sin dal primo momento, dal 24 agosto, abbiamo parlato di fasi. Abbiamo parlato della fase di emergenza, della fase di assistenza, della fase di ricostruzione. Questa – ha detto ancora Curcio – è la dimostrazione che dietro ai risultati ci sono centinaia di migliaia di persone in tutto il Paese che stanno lavorando a ogni livello, dai funzionari alle imprese, che si sono mobilitate accorciando anche i tempi contrattuali. Io posso assicurare che, al di là della giornata di oggi, sia i vertici delle amministrazioni che le componenti, nel quotidiano si incontrano, ragionano e risolvono i mille problemi pratici per poi arrivare a questo. È nostra intenzione dunque – ha concluso – andare avanti per dare risposte al sisma del 24 agosto e del 26 ottobre”.
Foto: Zingaretti – Fb ©