“Una giornata movimentata quella trascorsa nel penitenziario di Rieti dove un detenuto extracomunitario, in carcere per droga, ha distrutto la cella d’isolamento mettendo a rischio la vita degli agenti. Inoltre è stato ritrovato quantitativo di hashish in cella di tre italiani. Anche in questo caso il personale ha dimostrato professionalità seppur il sistema penitenziario attualmente vive un particolare momento dovuto alla carenza di personale e al sovraffollamento delle carceri”. A raccontare i fatti è il Segretario Generale Aggiunto Fns Cisl, Massimo Costantino.
Lo stesso segretario segnala la carenza di personale nelle carceri laziali, insieme a Sinappe e Cnpp: “Consapevoli delle grossi difficoltà in cui versa il sistema penitenziario del Lazio, riteniamo che il personale in servizio di Polizia Penitenziaria nei 14 Istituti Penitenziari della Regione risulta essere sottodimensionato e non più rispondente alle esigenze funzionali degli stessi, dove si continua a registrare un esubero di detenuti rispetto alla capienza detentiva prevista. Occorre tener presente della situazione di tutti gli istituti della regione e nello specifico alcune realtà particolarmente complesse quali Velletri, Frosinone, Rebibbia, Cassino, Regina Coeli, Rieti e Civitavecchia, questa ultima per la riapertura sezione detenuti AS3. Per le scriventi – aggiunge Costantino – occorre, quindi, una maggiore consistenza effettiva di personale di Polizia Penitenziaria che consenta lo svolgimento del proprio servizio nelle migliori condizioni lavorative utilizzando, ove non ancora esistenti, sistemi di video sorveglianza utili a garantire la sicurezza degli istituti e del personale tutto ed è comunque auspicabile prevedere delle piante organiche per le sedi extra-moenia, scorporate da quelle degli Istituti Penitenziari”.
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