Sarà ad Amatrice, in una tensostruttura, il secondo Meeting dei Giovani. Dopo la positiva esperienza a Greccio, gratificata dalla visita a sorpresa di papa Francesco, la proposta della Chiesa di Rieti non poteva ignorare la drammatica situazione aperta dai terremoti nel centro Italia.
Me/We, dall’io al noi: l’intuizione di fondo della manifestazione assume oggi nuovi significati. Per i giovani si apre l’occasione di portare speranza, di essere l’antidoto alle difficoltà del momento, di dare vita a uno dei primi segnali della ricostruzione: «dobbiamo assumere su di noi il rischio, l’azzardo, la capacità di cambiare il mondo che ci sta intorno» dicevano i ragazzi a Greccio. Parole che la dura realtà del terremoto riempie di spessore e contenuto.
Come già accaduto con la prima edizione, i tre giorni del Meeting saranno un’esperienza residenziale, aperta ai giovani di tutto il paese di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
A fare da filo conduttore a questo incontro di giovani tra i giovani sarà l’Amoris Lætitia di papa Francesco, che lo scorso anno fece “irruzione” a Greccio allo stesso meeting. Il primo giorno si parlerà de «Il nostro amore quotidiano: le macerie e la ricostruzione». Il secondo giorno di «Fedeltà e tenerezza, dalle pulsioni ai sentimenti». La giornata conclusiva guarderà all’«Apertura verso l’altro: abitare nelle realtà fragili».
Il programma completo, i nomi degli ospiti e gli altri dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni. Le iscrizioni avverranno solo on-line e saranno possibili a partire dal 15 novembre. L’appuntamento ad Amatrice è per il 6, 7 e 8 gennaio 2017. Come già accaduto per la scorsa edizione, il punto di convergenza è la pagina Facebook “Giovani Rieti”.
Foto (archivio) RietiLife ©