Il Comune di Amatrice ha disposto la chiusura di tutti e 21 i cimiteri del territorio comunale. L’ordinanza del sindaco Sergio Pirozzi arriva alla vigilia della giornata di commemorazione dei defunti, e si rende necessaria visto il grave stato in cui versano i luoghi di sepoltura del Comune e di tutte le sue frazioni dopo le ultime, forti scosse dei giorni scorsi.
Fenomeni che hanno compromesso una situazione già resa complicata dal terremoto del 24 agosto, quando erano stati molti i danni nei cimiteri. Le ha provate tutte, il sindaco Pirozzi, per consentire alla sua gente di recarsi a porgere omaggio ai propri cari: dopo il sisma del 26 ottobre una prima ordinanza aveva pubblicato l’elenco delle zone agibili e non agibili di tutti i cimiteri.
Ma la violenta scossa del 30 ottobre «ha prodotto – si legge nell’ordinanza del Comune – ingenti nuovi crolli, spaccature nel terreno e interruzioni alla viabilità, generando numerose criticità in tutti i cimiteri comunali». Necessaria, dunque, la chiusura totale, che impedirà agli amatriciani di commemorare i defunti nel tradizionale appuntamento del 2 novembre. Ad Amatrice e Accumoli, comunque, il vescovo dirà messa per i tutti i defunti e per ricordare le 298 persone morte il 24 agosto.
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