Esperti di sviluppo sostenibile, economisti, politici e soprattutto tante “Sentinelle del Clima” e giornalisti specializzati in temi ecologici: dal 3 al 6 novembre prossimi sono attesi a Rieti per il 13° Forum internazionale dell’Informazione per la Salvaguardia della Natura, organizzato dall’associazione Greenaccord Onlus, in collaborazione con il Comune di Rieti, la Regione Lazio, il Ministero dell’Ambiente, il Ministero degli Affari Esteri e l’Ordine dei Giornalisti.
Un appuntamento pensato per anticipare i temi oggetto della Conferenza sul Clima COP22 di Marrakech in programma a metà novembre ma soprattutto per sottolineare l’importanza di “azioni dal basso” per salvare il Pianeta dalle conseguenze del surriscaldamento globale.
“Sono passate poche ore dal terribile annuncio dell’Organizzazione meteorologica mondiale che ha rivelato come il 2015 è stato il primo anno nella storia dell’umanità in cui la presenza di CO2 in atmosfera ha superato stabilmente la soglia di 400 parti per milione” ricorda Alfonso Cauteruccio, presidente di Greenaccord, onlus riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente come associazione a carattere ambientale, che lavora da 14 anni sul fronte della formazione sui temi ambientali per gli operatori dell’informazione. “Questa notizia ci fa capire come gli impegni assunti alla COP21 di Parigi a fine 2015, per quanto storici, servono a poco, se non si trasformano le promesse in azioni concrete. E tali azioni, per essere efficaci, dovranno veder coinvolte le popolazioni locali. Per questo, a Rieti racconteremo le storie di tanti ‘Climate Savers’, provenienti da tutti i continenti, che con le loro azioni hanno denunciato le violazioni degli ecosistemi e dei diritti delle comunità locali o hanno proposto iniziative di contrasto ai cambiamenti climatici”.
Obiettivo: aiutare la società civile nella sua azione di monitoraggio e fare in modo che il mondo dei media non distolga lo sguardo dagli allarmi lanciati nel tempo dal mondo accademico. Per questo, al 13° Forum Greenaccord saranno presenti, tra gli altri, Robert Costanza, professore di Economia ecologica all’Australian National University; Riccardo Valentini, presidente del Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti climatici; Michael Renner, analista del Worldwatch Institute; Joan Martinez Alier, docente dell’università Autonoma di Barcellona.
“Come lo scorso anno, anche quest’anno, – dichiara l’Assessore all’Ambiente del Comune di Rieti Carlo Ubertini – Rieti sarà teatro del Forum Internazionale dell’informazione ambientale, organizzato attraverso la collaborazione tra il Comune e l’associazione culturale Greenaccord. Tra il 3 e il 6 novembre, presso l’Auditorium Varrone, si dibatterà sotto il profilo scientifico, etico e politico dell’epocale tema dei cambiamenti climatici, con grandi personalità del mondo della scienza, al cospetto di presenze giornalistiche provenienti da varie parti del mondo. L’importanza dell’evento e la grandiosità dell’argomento in oggetto, sottolineano ancora una volta la centralità della tematica ambientale assunta dall’attuale amministrazione cittadina la quale, dalle politiche della mobilità a quelle dei rifiuti, fino alla gestione del verde pubblico, individua nell’ambiente la principale categoria della contemporaneità volta alla costruzione di nuovi stili di vita e nuovi modelli di sviluppo per ridare un futuro a tutti noi”.
Appena il tempo di registrare il nuovo triste record che farà del 2016 l’anno più caldo di sempre e dal fronte del cambiamento climatico arriva un nuovo allarmante primato. In base ai dati diffusi oggi dall’Omm (Wmo), l’organizzazione meteorologica mondiale, il 2015 è stato il primo anno nella storia dell’umanità in cui la presenza di anidride carbonica in atmosfera ha superato stabilmente la soglia di 400 parti per milione.
A dicembre scorso, il mondo tirava un sospiro di sollievo per l’accordo, raggiunto in extremis e contro lo scetticismo di molti, durante la Conferenza sul Clima COP21 di Parigi. Un momento storico che ha visto i leader mondiali per una volta più consapevoli del rischio di continuare a sottovalutare le conseguenze del climate change. Ma, con il passare dei mesi, ci si è resi conto che quella tappa, per quanto cruciale, è stato solo l’inizio di un cammino difficile e dall’esito per nulla scontato. Trasformare gli impegni presi in realtà si scontra infatti con interessi – economici, industriali, commerciali, politici – consolidati e fortissimi. Per questo, occorre che la società civile prosegua nella sua attività di monitoraggio e gli operatori dell’informazione non distolgano lo sguardo sul tema.
Il Forum darà spazio a protagonisti del recente sisma che ha ferito il territorio reatino: saranno proposte testimonianze autorevoli e premiate tre testate che hanno seguito l’accaduto, sin dalle prime ore, con costanza e qualità.
Foto: RietiLife ©