(di Sabrina Vecchi) Di questi giorni era tempo di festa d’autunno ad Amatrice: caldarroste e tanti altri profumi e sapori di montagna riempivano il corso dove ci si ritrovava a fare due chiacchiere per il ponte dei Santi, magari avvolti dal tepore di un bar. Oggi tutto ciò sembra un lontano ricordo, si cammina tra sassi e detriti con l’aria fredda e i passi che rimbombano. Oltre ai luoghi deputati per gestire l’emergenza, dal 24 agosto scorso nel centro storico non esistevano più luoghi di aggregazione dove la gente potesse incontrarsi e scambiare due chiacchiere, raccontarsi la vita.
Ma stamattina si è vista una piccola luce nel buio proprio a ridosso della zona rossa, un segnale di rinascita e vita, come sempre accade quando si “inaugura” qualcosa. Il bar Rinascimento dice tutto anche nel nome ed il suo bancone scintillante inizia a brillare da oggi nel mezzo dello sfacelo, a due passi dal campanile di Sant’Agostino miracolosamente ancora in piedi. I gestori, amatriciani, servono caffè di continuo con le divise nuove ed un sorriso smagliante, nuovo anch’esso, o almeno così sembra.
Il proprietario Fabio ha pochissimo tempo per rispondere alle domande di RietiLife, ma ringrazia tutti con affetto, giornalisti, soccorritori, e quei pochi residenti che fino ad oggi avevano tanta nostalgia di un luogo di ritrovo e si accalcano davanti all’insegna del locale. Un’inaugurazione che non rappresenta solo la nascita di un’attività commerciale ma viene vissuta come un segnale che raccoglie in sé tutta la voglia e l’energia di questa comunità di continuare ad abitare ed incontrarsi nella propria terra.
Foto: Vecchi ©