A circa due mesi dal sisma del 24 agosto che ha causato l’inagibilità dell’Ospedale di Amatrice, la Cgil Rieti Roma Est Valle Aniene, la Fp Cgil Rieti Roma Est Valle Aniene, la Cisl Roma Capitale e Rieti, la Cisl Fp Roma Capitale e Rieti, la Uil di Rieti e la Uil Fpl di Rieti, intendono manifestare tutte le loro perplessità circa la sorte dei 10 posti letto di lungodegenza assegnati alla struttura: “Vista la complessiva riorganizzazione dell’Area Medica dell’Ospedale di Rieti intervenuta di recente, infatti, non è emerso alcun riferimento ai 10 posti letto suddetti. Poiché la tempistica relativa alla ricostruzione del predetto Ospedale di Amatrice non è prevedibile e, comunque, non potrà avvenire a breve, è nostro assodato timore che i citati posti possano finire nel “dimenticatoio” e, quindi, perduti”.
Continuano i sindacati: “Ma in una Provincia già fortemente penalizzata per la chiusura dell’Ospedale di Magliano e con un alto tasso di popolazione anziana, non possiamo permetterci l’inutilizzo o la perdita di 10 posti letto di lungodegenza. Pertanto si chiede all’Amministrazione di intervenire immediatamente riallocando i 10 posti letto di lungodegenza, temporaneamente presso il P.O. di Rieti, in quanto legati alla ricostruzione del Presidio Ospedaliero di Amatrice, non dimenticando altresì tutti i connessi vantaggi che ne deriverebbero per la popolazione della provincia”.
“Ricordiamo, poi – aggiungono i sindacati – che, come dichiarato dal direttore del dipartimento in occasione della presentazione della riorganizzazione dell’Area Medica, il personale medico è sufficiente per coprire le necessità legate all’utilizzo di detti posti letto. Ma non può essere considerato un problema, la carenza di personale del comparto, poiché le eventuali necessarie assunzioni potrebbero essere effettuate proprio in un’ottica di emergenza post terremoto. Stante l’importanza dell’argomento chiediamo un incontro urgente con la Direzione Aziendale, nel preliminare auspicio che la stessa ponga in essere fin da subito ogni azione tesa a rendere disponibili e fruibili i sopraddetti posti letto”.
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