Il farmacista reatino Giovanni Petrini, insieme ad altre quattro delle sei persone arrestate per la presunta truffa consumata nei confronti di pazienti affetti da malattie degenerative, è stato rimesso in libertà dal tribunale del Riesame di Perugia.
L’inchiesta, denominata “Seven To Stand”, era stata condotta da procura e squadra mobile di Terni (leggi la notizia), in collaborazione con la mobile di Rieti e aveva riguardato la vendita di farmaci che non avevano mai conseguito il brevetto per la sperimentazione.
La scarcerazione è stata ordinata in quanto le misure cautelari che richiedevano la detenzione sono state annullate per “mancanza di motivazioni” che giustifichino la custodia cautelare e per l’”assenza dei gravi indizi di colpevolezza”. L’inchiesta va avanti.
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