Folla per l’ultimo saluto a Don Luigi Bardotti: il funerale è stato celebrato a San Domenico, luogo a lui particolarmente caro così come gli era caro il Dom Bedos, prezioso organo contenuto nella chiesa di piazza Beata Colomba. Il parroco di Santa Lucia si è spento a 75 anni, nell’anno in cui festeggiava i 50 anni di sacerdozio. Ad accompagnarlo nell’ultimo viaggio un corteo che da San Pietro Martire si è diretto a piazza Beata Colomba: il feretro è stato scortato da sacerdoti, fedeli e banda musicale. (l’articolo continua sotto)
Come ricorda il sito d’informazione della Diocesi, “tante opere realizzate da mons. Bardotti: dai campi scuola di Villa Santa Anatolia, nei quali, ricorda il parroco di Santa Lucia, «sono passati 20.000 giovani», alla rinascita dell’Azione Cattolica, della quale è stato assistente unitario della Diocesi e anche a livello regionale. E ancora l’esperienza come vice parroco dell’indimenticato don Vincenzo Santori a Regina Pacis, quella di rettore del Seminario di Rieti, di direttore spirituale della comunità di Sacrofano Fraterna Domus, di assistente dell’Unitalsi, di parroco di Santa Lucia. Ed è in questa parrocchia a metà tra la Rieti storica e quella nuova di “Città giardino”, sentita come «madre e figlia», che don Luigi ha realizzato l’avventura del «bel San Domenico», restaurando e restituendo al culto la grande chiesa duecentesca alla vigilia del Giubileo del 2000, per poi dotarla di uno strumento musicale unico e maestoso: il Pontificio Organo Dom Bedos-Roubo”
Bardotti è arrivato in città ai tempi del vescovo Dino Trabalzini, e ha attraversato la storia degli ultimi decenni, caratterizzati, oltre che dalle alterne vicende politiche e sociali, dagli episcopati di Amadio, Molinari, Lucarelli e Pompili.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©