L’amatriciana Ue per Amatrice, il piatto di pasta ‘solidale’ introdotta per due settimane nei menù di tutte le istituzioni europee a settembre, ha permesso di raccogliere quasi 50mila euro per le vittime del sisma.
L’azione, lanciata il primo settembre nella mensa di palazzo Berlaymont dalla vicepresidente della Commissione Ue Kristalina Georgieva insieme al vicepresidente Maros Sefcovic e ai commissari Vytenis Andriukaitis e Vera Jourova, tutti in fila per un piatto di amatriciana, si è conclusa con due assegni. Il primo da 26.750,81, indirizzato alla Croce Rossa, coi proventi diretti dell’azione nelle mense grazie alla collaborazione con le società di catering Ciano, Unijolly ed Eurest, e il secondo da 20.948,11 a Give EUR Hope, l’associazione dedicata alla lotta contro la povertà e l’esclusione sociale nell’Ue, con le donazioni dello staff Ue. I due assegni, che andranno per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto, sono stati consegnati in una cerimonia simbolica da Georgieva al sottosegretario agli affari europei Sandro Gozi.
“Un grazie dal profondo del cuore ai funzionari Commissione europea per aver fatto della solidarietà un’azione concreta e non soltanto una bella parola”, ha detto Gozi, sottolineando che “la cosa più importante, quando si è colpiti da calamità come queste, è avere un senso forte della comunità”. Ora, ha continuato, “con la vostra risposta immediata alla tragedia si sta dimostrando che la solidarietà europea è qualcosa di reale, concreto ed efficace e non solo una bella parola” e “costruire un’Europa fatta di persone oltre che di nazioni è il nostro obiettivo finale”, per questo, ha concluso, “voglio ringraziarvi a nome del mio Paese”. “Siamo stati tutti profondamente toccati dalla sofferenza della popolazione di Amatrice, Accumoli e Pescara del Tronto, e sono felice della pronta risposta del nostro personale”, ha dichiarato la vice presidente. “L’Italia si riprenderà da questo dramma perché è un Paese ben preparato ad affrontare calamità naturali simili”, ha assicurato, e “ho visto di persona quanto funzionino bene i servizi di emergenza italiani”, ma “con l’iniziativa di oggi siamo in grado di dimostrare che l’Europa è più forte insieme”.
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