“Simultaneous care” per la qualità della vita del paziente. Attivato ambulatorio presso Hospice San Francesco: Gestione del paziente in fase avanzata di malattia e con ridotta aspettativa di vita. Prime visite ambulatoriali per valutazione clinica ed impostazione del trattamento di supporto e/o palliativo.
È stato attivato lunedì 10 ottobre, presso l’Hospice San Francesco, diretto dal responsabile della Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica, dottoressa Anna Ceribelli, l’Ambulatorio di “Simultaneous care”. Si tratta di una Struttura in grado di fornire consulenze, anche telefoniche, ai medici ospedalieri e Medici di Medicina Generale che ne fanno richiesta, relativamente alle procedure di gestione del paziente in fase avanzata di malattia e con ridotta aspettativa di vita. Prime visite ambulatoriali per valutazione clinica ed impostazione del trattamento di supporto e/o palliativo. Visite di follow-up (controllo programmati) allo scopo di garantire la continuità assistenziale e le eventuali modifiche dell’iter terapeutico alla luce di possibili evoluzioni del quadro clinico del paziente. Attivazione, controllo, sospensione PAI (Piano assistenza individuale), per pazienti da arruolare o già arruolati nel programma di assistenza in Hospice domiciliare. Presso l’ambulatorio di ‘simultaneous care’, aperto dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18, prestano la loro attività Medici già operanti nella Unità Operativa Complessa di Oncologia Medica dell’Ospedale de Lellis e nello stesso Hospice.
Gli obiettivi generali dell’Equipe specializzata in cure palliative sono: creare una rete di professionisti che “aderisca” alla cultura delle cure palliative; proporre un modello di riferimento per la cura dei malati oncologici; definire un percorso specifico per le cure palliative da integrare, parallelamente ed in continuità, con i vari percorsi oncologici diagnostici-terapeutici; favorire l’adozione di piani di assistenza multidisciplinari, integrati e personalizzati; fornire consulenze di cure palliative e di terapie di supporto e la “continuous car”’ del malato integrandosi con la figura del Medico di Medicina Generale e con quello dello Specialista di riferimento; effettuare follow-up periodici al fine di valutare e monitorare sia la sintomatologia del paziente che il trattamento palliativo già impostato.
“L’attivazione dell’ambulatorio Simultaneous care – spiegano dalla Direzione Aziendale dell’Asl di Rieti – nasce dall’esigenza di dover garantire, ad ogni malato di tumore, l’attenzione alla qualità della vita, la continuità terapeutica-assistenziale in tutte le fasi di malattia, ponendo il malato e non il tumore al centro dell’attenzione delle cure. Partendo da queste considerazioni, l’Oncologo Medico in collaborazione con i Medici di Medicina Generale, progetta il miglior percorso di cura e assistenza per il malato, modulando i propri interventi alle fasi della malattia e ricorrendo sia alle competenze professionali che a quelle organizzativo-gestionali”.
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