Un carico di cinquantamila chili di paglia e fieno per assicurare l’alimentazione del bestiame delle stalle distrutte di Amatrice è stato consegnato alla tensostruttura realizzata dalla Coldiretti a Sommati per sfamare degli animali durante l’inverno nelle aree del sisma.
L’iniziativa è di alcuni pastori marchigiani della Coldiretti che hanno deciso di privarsi di parte del loro raccolto, con un concreto segno di solidarietà, per consentire ai colleghi di non abbandonare l’attività e sostenere la ripresa. L’arrivo delle basse temperature – sottolinea Coldiretti – rischia di aggravare una situazione già difficile dopo che si è già ridotta la produzione di latte a causa dello stress al quale sono stati sottoposti gli animali. Sono state dichiarate inagibili almeno la metà delle case rurali, dei fienili e delle stalle nelle campagne, dove – aggiunge Coldiretti -per garantire la mungitura e l’alimentazione del bestiame il lavoro non si è mai fermato. Sono 3.300 – stima Coldiretti – i posti di lavoro a rischio nelle campagne dei 17 comuni che hanno subito danni strutturali gravi e che si contraddistinguono per un’elevata densità di aziende agricole che sono oltre 7 ogni 100 abitanti, rispetto alla media nazionale di 2,7%.
“Il terremoto ha colpito un territorio a prevalente economia agricola con una significativa presenza di allevamenti di pecore e bovini che occorre ora sostenere concretamente per non rassegnarsi all’abbandono e allo spopolamento”, ha affermato Roberto Moncalvo, nel sottolineare la necessità che “la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo”.
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