Tutte le imprese che lavoreranno per la ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del 24 agosto scorso, comprese quelle in sub appalto, «dovranno essere iscritte alla white list». Lo ha detto il commissario del governo Vasco Errani illustrando gli interventi che saranno inseriti nel decreto legge per garantire trasparenza e legalità. «È un passo avanti rispetto al passato perché la procedura classica prevede solo la richiesta di iscrizione» ha spiegato, ricordando che il provvedimento non riguarda solo le imprese che lavoreranno con fondi pubblici ma anche i privati.
Errani ha poi sottolineato che vi sarà un «elenco speciale dei professionisti abilitati», in modo da evitare «conflitti d’interesse tra l’incarico progettuale, l’impresa e la direzione lavori» e per «cercare di ridurre al minimo l’accumulo di incarichi». Il Commissario ha poi confermato che saranno 4 le stazioni appaltanti (le Regioni) oltre al Mibact per i beni culturali e il Mit per le infrastrutture. Vi sarà, infine, una «unica centrale di committenza», un «controllo preventivo sulle gare in accordo con l’Anac» e «tutti gli interventi verranno preventivamente verificati dalla Corte dei Conti».
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