(r.l., da Amatrice) La notizia era nell’aria, ma quando Papa Francesco si è materializzato ad Amatrice l’emozione è stata grandissima per tutti. Il Papa è arrivato intorno alle 9:20 a bordo di un’auto ed è subito entrato nella nuova scuola di Amatrice, a Villa San Cipriano. Nelle classi ha abbracciato bambini e ragazzi della scuola Capranica, insieme ai loro docenti e a pochi altri fortunati che hanno avuto accesso nella struttura.
Subito dopo l’incontro – in cui bambini e ragazzi hanno donato disegni e lavoretti – Bergoglio accompagnato dal vescovo Domenico Pompili ha stretto la mano al sindaco Sergio Pirozzi e ha impartito la benedizione ai presenti chiedendo che venisse recitato l’Ave Maria: “Non volevo disturbare, ecco perché non sono venuto prima”, ha detto il Pontefice, che si è poi recato a Borbona nella Rsa, pranzando con i ricoverati. “Ha mangiato giusto un po’ di riso, un pranzo francescano”, è trapelato dalla struttura residenziale.
Papa Francesco, in un giro in cui ha fortemente voluto il contatto con la gente del posto, non si è fatto mancare neanche la visita ad Accumoli: con l’auto è entrato direttamente nella zona rossa per pregare davanti alla chiesa crollata, salutare residenti e bambini e donare rosari benedetti. “Gli ho chiesto di starci vicino” ha detto il sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, visibilmente emozionato. La visita del Papa è proseguita poi verso Arquata.
Foto: Emiliano GRILLOTTI ©