(r. l.) Commozione questa mattina alla stazione ferroviaria di Contigliano, dove è stata apposta una lapide per ricordare il disastro ferroviario del 3 ottobre 1936, avvenuto non distante dallo scalo contiglianese. Presenti le autorità cittadine – su tutti il sindaco Angelo Toni – e una delegazione del Supporters Trust L’Aquila Me’ che, salendo sul Regionale 7032 in partenza da L’Aquila alle 7:27, si è recata a Contigliano per commemorare il terribile scontro ferroviario. Nello scontro rimase coinvolta anche la squadra di calcio dell’A.S. L’Aquila, diretta a Verona per la quarta giornata del campionato di Serie B 1936-1937.
L’incidente provocò almeno quindici vittime, incluso l’allenatore della formazione rossoblù Attilio Buratti. Sessantanove furono i feriti, tra cui molti giocatori della compagine aquilana, alcuni dei quali non poterono più tornare a giocare a calcio. Come è noto l’A.S. L’Aquila seppe rialzarsi con orgoglio e tenacia, ma al termine della stagione sportiva – peraltro impreziosita dalla qualificazione ai sedicesimi di finale di Coppa Italia, persi per 4-3 in casa dell’Ambrosiana-Inter – non poté evitare la retrocessione. Si interrompeva così per sempre l’ascesa di un club che era stato capace di conquistare in appena tre annate dalla propria fondazione la promozione in Serie B, categoria nella quale L’Aquila Calcio non ha poi più militato.
Dopo l’apposizione della lapide commemorativa dell’incidente, tutti i partecipanti si sono spostati nella sede della Biblioteca comunale del paese per un momento di rievocazione storica, il quale ha compreso anche la presentazione di documenti inediti e testimonianze da parte dei parenti di alcuni sopravvissuti che aiutano a gettare nuova luce sui fatti della mattina del 3 ottobre di ottant’anni fa.
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